Se il governo insisterà nel non volere togliere dalla proposta di esercizio di bilancio per il 2024, l'articolo 65, non armonizzato con i sindacati di categoria, lo sciopero sarà inevitabile, lo ha annunciato il Presidente della confederazione sindacale del pubblico impiego, Branimir Štrukelj. L'articolo contestato permetterebbe il prossimo anno al governo di congelare i salari, ovvero di bloccare avanzamenti di categoria e adeguamenti delle retribuzioni all'inflazione. “Un intervento a gamba tesa, quello del governo, un'ingerenza inammissibile nel dialogo sociale”, ha detto stamane Štrukelj, che assieme ad altri rappresentanti sindacali ha invitato i restanti sindacati del pubblico impiego a riflettere se aderire e fissare le modalità di sciopero e la data precisa. Štrukelj ha ricordato che pure i parlamentari sono stati invitati a riflettere sull’eliminazione della disposizione sotto accusa, mentre i sindacati dovrebbero presentare le loro motivazioni dinanzi al proposto comitato il 18 di novembre. Secondo il Presidente della Confederazione dei sindacati del pubblico impiego il governo con l’articolo incriminato ha di fatto ingerito nelle trattative ancora aperte “l’armonizzazione salariale è oggetto di negoziati che stiamo portando avanti e se il governo continuerà a sottrarre con forzature legislative determinate parti particolarmente delicate, la partnership sociale sarà destinata a sparire” ha detto Štrukelj .
Dionizij Botter