Se fino a pochi giorni fa non c'era una reale possibilità di evitare riduzioni dell'approvvigionamento di acqua potabile, oggi possiamo sperare che non si arrivi a queste limitazioni. Lo sottolineano in una dichiarazione congiunta i sindaci dei quattro comuni costieri. Due le novità fondamentali, si rileva: la prima è che i cittadini, cioè gli utenti, hanno compreso la gravità della situazione, la seconda è che anche il governo ha recepito questa gravità, decidendo di intervenire. Negli ultimi giorni, la popolazione dell'Istria slovena ha iniziato a utilizzare l'acqua potabile in modo molto più razionale, il che ha portato a una notevole riduzione dei consumi, mentre il governo ha accettato la proposta di fornire quantità aggiuntive di acqua potabile. Questo giovedì, lo ricordiamo, l'esecutivo Golob ha deciso di fornire acqua supplementare con camion cisterna dell'esercito, ai quali, quando le condizioni lo permetteranno, si aggiungeranno quelli dei vigili del fuoco, ora impegnati nello spegnimento dell'enorme incendio sul Carso. Si calcola che potrebbero venir portati alla centrale di pompaggio e distribuzione a Cepki, nell'entroterra capodistriano fino a cinquemila metri cubi di acqua al giorno. Quantitativi naturalmente non ancora sufficienti a garantire la piena sicurezza nell'approvvigionamento, in grado però, assieme ad un rigoroso rispetto delle misure di razionalizzazione, di scongiurare limitazioni nell'erogazione fino all'arrivo delle prime abbondanti precipitazioni. Inoltre, la direzione per le acque ha concesso un'autorizzazione temporanea, che prevede l'utilizzo dell'acqua del lago artificiale di Vanganel per le necessità agricole. Da segnalare che l'Acquedotto del Risano ha inviato a tutti i nuclei familiari nei quattro comuni costieri un opuscolo su come gestire l'utilizzo dell'acqua potabile in caso di criticità idrica; contiene indicazioni in caso di eventuali riduzioni o di problemi con la potabilità dell'acqua.
Delio Dessardo