Dati dei contagi in crescita visto che anche questo giovedì il numero di nuovi positivi risulta superiore rispetto lo stesso giorno della scorsa settimana quando le infezioni individuate erano 840. Scendono leggermente i ricoveri che risentono della decrescita registrata sul fronte contagi circa due settimane fa, mentre purtroppo si continua a registrare decessi legati al Covid 19.
Nel frattempo il capo del gruppo consultivo sulla vaccinazione dell’Istituto nazionale di sanità, Bojana Beović, ha spiegato che lei e gli altri esperti si erano espressi appena il governo aveva adottato il decreto relativo alla finestra di tempo richiesta tra la vaccinazione e l'attivazione del certificato PCT, segnalando l’inadeguatezza della scelta di renderlo valido subito dopo l'immunizzazione, soprattutto per lo Janssen che richiede una sola dose. Una criticità emersa con la morte di una ventenne in seguito alla somministrazione del vaccino della Johnson & Johnson, la cui correlazione deve essere ancora provata o meno dalla commissione chiamata ad indagare; ma che ha messo in risalto problematica delle vaccinazioni fatte in questi mesi con questo antidoto vettoriale anche a categorie per le quali risulta meno indicato. Una scelta motivata dal fatto che con questo antidoto si riducevano i tempi di attesa per rendere attivo il green pass, cosa che secondo la Beović non si risolverebbe neanche con l'entrata in vigore della condizione PCT sette o 14 giorni dopo la vaccinazione completa, perchè le persone probabilmente opterebbero lo stesso per Janssen poiché in ogni caso i tempi continuerebbero ad essere inferiori agli altri vaccini.
Un problema non da poco, visto che inoltre l’Istituto nazionale di salute pubblica è intervenuto sull'approvvigionamento di vaccino Janssen dall'Ungheria, voluto dal governo vista la grande richiesta di quest'ultimo, chiarendo di essersi espresso sull'opportunità o meno di fare scorte di questo tipo di vaccino esprimendo al ministero della sanità “preoccupazione per la minore efficacia di Janssen, che è già stata segnalata da alcuni paesi (Francia, Austria), e suggerendo che la vaccinazione fosse prioritariamente portata avanti con i vaccini mRNA”.
La commissione per l’etica medica è intervenuta sul tema delle vaccinazioni, ribadendo la sicurezza e l’efficacia dei vaccini; sottolineando però l’importanza di una giusta comunicazione dei rischi e dei benefici di ogni antidoto.
Barbara Costamagna