L'intelligenza artificiale e la corsa allo sviluppo di quest'ultima frontiera della scienza è una sfida che vede fronteggiarsi su tutti Stati Uniti e Cina. L'Unione Europea non sta però a guardare ed è impegnata a colmare il ritardo. Per la riscossa punta sull'European High-Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC). Si tratta di un progetto, diviso in otto città di altrettanti Stati membri, ed altrettanti supercomputer in connessione tra loro. Un progetto destinato a crescere nei prossimi anni. A riguardo Bruxelles ha previsto uno stanziamento da oltre 3 miliardi di euro sino al 2027. Tra le città coinvolte c'è l'Università di Maribor. Uno dei centri all'avanguardia in Europa centrale nel campo scientifico. E la messa in funzione di Vega una potentissima macchina da calcolo, strategica permetterà di fare un vero e proprio salto digitale e permetterà all'Unione europea di competere ad armi pari con Stati Uniti e Cina nel calcolo ad alte prestazioni. Il nuovo computer nazionale ha la capacità di 6,9 petaFLOPS. Certamente una potenza minore rispetto a strutture già esistenti negli USA o in estremo Oriente, ma comunque significativa per uno Stato ancora non totalmente coperto dal 4G e che punta a un'ampia svolta tecnologica. Secondo il direttore dell'istituto stiriano sloveno, Aleš Bošnjak, Vega è uno dei supercomputer più potenti in Europa e nel mondo. "Attualmente, ci sono solo 13 paesi al mondo che hanno supercomputer più potenti. Filosofia che sposa le parole del vicerettore dell'Università di Maribor, Zoran Ren - Il supercomputer Vega, pone la Slovenia tra le superpotenze mondiali in termini di potenza informatica, consentendo così agli scienziati sloveni ed europei di fare scoperte straordinarie. I supercomputer sono un'infrastruttura strategica per costruire scenari meteorologici attendibili, con cui prevenire il cambiamento climatico; alzare le difese contro le minacce informatiche; proteggere meglio dati sensibili; accelerare la ricerca scientifica e sanitaria e non a caso sono stati coinvolti nella lotta al coronavirus, ha detto il primo ministro Janez Janša.
Gli altri supercomputer si trovano in Italia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna. Il “fratello” italiano di Vega si chiama Leonardo e verrà installato presso il Tecnopolo di Bologna.
Corrado Cimador