"L'Europa deve essere in grado di camminare con le proprie gambe. La Slovenia ne è consapevole da tempo, sta quindi accelerando gli investimenti nella ricerca. Penso - così il premier Robert Golob - che la presa di coscienza più importante che l'Europa deve accettare è quella della competitività in tutti i settori". Quando si parla di economia globale non esistono solo gli Stati Uniti, il mondo è molto più ampio e comprende anche altre realtà e l'Europa deve essere in grado di fare la sua parte. Per questo motivo il governo sloveno sta attuando una politica attiva nel promuovere gli investimenti in ricerca e sviluppo. "Solo la conoscenza potrà renderci competitivi a livello globale e anche su questo continueremo a lavorare", ha detto Golob. È convinto che in futuro si rafforzerà ulteriormente la cooperazione con gli Stati Uniti nei campi della scienza e dello sviluppo. E' tornato a congratularsi con Donald Trump, per una vittoria che non lascia dubbi sulla volontà degli elettori americani. Al vertice di Budapest la prima giornata, a livello di Comunità politica europea, e' stata dedicata ad una discussione sui futuri equilibri economici mondiali alla luce dell'esito delle elezioni americane, la seconda invece al rafforzamento della competitività dell'economia europea. Hanno presentato i loro punti di vista la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, e l'autore del rapporto sul futuro della competitività europea, Mario Draghi. Interventi che Golob ha definito molto coordinati e concreti, con indicazioni utili sia per gli Stati membri che per la futura Commissione europea Si è parlato molto dell'eliminazione degli ostacoli burocratici al funzionamento del mercato unico, della creazione di un'unione del mercato dei capitali per incentivare lo sviluppo di aziende ad alta concentrazione e innovazione tecnologica, progetti che la Slovenia sostiene essendo un Paese molto orientato all'export.
Delio Dessardo