Il direttore dell'Agenzia di stampa slovena, STA, Bojan Veselinovič, ritiene che la bozza del decreto sullo svolgimento del servizio pubblico della STA sia una nuova manovra del governo per aggirare la legge. Veselinovič avverte che il contenuto del decreto non è conforme alla Costituzione e nemmeno alle leggi che determinano il finanziamento della STA. Ha inoltre annunciato che l'Agenzia di stampa ricorrerà a tutti i mezzi legali per contestare il decreto, nel caso venisse adottato.
"Mentre il presidente, Borut Pahor, annuncia il conferimento all'Agenzia di stampa slovena di un riconoscimento a livello nazionale, il governo di Janez Janša desidera evidentemente dare il colpo di grazia alla STA prima del trentesimo anniversario della sua istituzione", ha detto il direttore dell'Agenzia di stampa slovena. "La ciliegina sulla torta - ha aggiunto - è il riferimento del governo al decreto Ue, nonostante la Commissione europea abbia pubblicamente annunciato che l'attuale sistema di finanziamento non è una forma illegale di aiuto di Stato". Veselinovič ha inoltre precisato che alla stessa Agenzia non è mai stato chiesto un parere sul contenuto del decreto.
Ha parlato poi della formula proposta per il calcolo della compensazione per il servizio pubblico, che porta una completa demotivazione per lo svolgimento di attività di mercato. Non vi è inoltre nessuna garanzia che la STA riceverà due milioni di euro di risarcimento, "la valutazione se ottenerli e in quale misura è stata nuovamente riservata al direttore dell'Ufficio governativo per le comunicazioni".
Inoltre - sempre Veselinovič - secondo il parere legale ottenuto dalla STA, la bozza del decreto viola in diversi punti l'esigenza derivante dal principio di legalità. Disciplina, infatti, i rapporti giuridici senza avere un fondamento nella legge e anche nella sua esplicita contradizione.
E. P.