I gruppi di interesse dei datori di lavoro, delle autonomie locali, degli agricoltori, artigiani e lavoratori autonomi nel Consiglio di Stato sono chiamati a decidere a una riunione congiunta per corrispondenza, in merito all'iniziativa dei datori di lavoro di porre il veto sospensivo alla legge sull'assistenza a lungo termine, appena approvata dal Parlamento con procedura d'urgenza. Se l'iniziativa otterrà luce verde, il Consiglio di Stato ne discuterà questo giovedì. La normativa, lo ricordiamo, è passata in Parlamento con 54 voti a favore e 24 contrari. Il contributo finanziario dei datori di lavoro e dei dipendenti sarà pari all'uno percento del salario lordo. Stessa percentuale per i pensionati, mentre agricoltori e lavoratori autonomi verseranno il due percento essendo allo stesso tempo datori di lavoro e dipendenti. Il Ministero per un futuro solidale prevede che con questi contribuiti verranno incamerati annualmente circa 620 milioni di euro. Il costo annuale complessivo per il finanziamento dell'assistenza a lungo termine viene calcolato in circa 960 milioni di euro. Le organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro incluse nel Consiglio economico sociale, annunciando in un comunicato la decisione di proporre il veto sospensivo, contestano duramente la legge in quanto, affermano, porterà ad una ulteriore penalizzazione della competitività dell'economia slovena e di conseguenza metterà a rischio molti posti di lavoro, il che è inaccettabile. Denunciano inoltre il fatto che la legge è stata approvata senza aver prima ottenuto il consenso dei partner sociali. Nei giorni scorsi i gruppi di interesse rappresentati al Consiglio di stato avevano invitato governo e deputati ad un ulteriore ripensamento sull'opportunità di adottare questo sistema di finanziamento del programma di assistenza a lungo termine, ma la legge è stata poi approvata dall'Aula senza alcuna modifica.
Delio Dessardo