Si sta per concludere il terzo anno di governo e per "Voce del Popolo" è necessario fare il punto sull'operato del governo Golob. Nasce da qui la terza relazione di monitoraggio delle 122 promesse pre-elettorali, presentata ieri a Lubiana. Secondo le decine di associazioni che hanno lavorato al progetto, il governo ha rispettato solo 12 degli impegni presi, meno di un decimo del totale, mentre ne ha violati 15.
I relatori che si sono alternati sulla tribunetta della sala grande della Casa dello Studente Tabor, una decina per le varie aree di competenza, hanno riconosciuto progressi in settori quali democrazia, libertà, cultura e media. Ma i conflitti di interesse, a partire da quelli nella salute pubblica e nella transizione energetica, sono ancora evidenti e per questo devono essere affrontati quanto prima. Mancano solo 15 mesi alla fine del mandato, il tempo stringe e non si possono fare sconti, ammesso che ce ne siano stati.
Per questo il leader di "Voce del Popolo", Jaša Jenull, ha invitato tutti i cittadini insoddisfati ad unirsi a una marcia contro il governo il prossimo 14 febbraio. Fra due settimane, la protesta invocata da Jenull sarà in biciletta, un richiamo esplicito alle manifestazioni di piazza andate in scena durante la pandemia, quando il governo era guidato dal leader del Partito democratico sloveno, Janez Janša, ora all'opposizione.
Il messaggio lanciato ieri dal mondo del terzo settore è chiaro: se il governo vuole assicurarsi il sostegno alle prossime elezioni e mantenere la fiducia dei cittadini nella democrazia parlamentare, "deve schierarsi fermamente dalla parte del popolo e frenare l'ascesa del fascismo e del militarismo".
Valerio Fabbri