Seconda giornata di voto anticipato in Slovenia in vista dell'appuntamento elettorale di domenica. Ieri hanno votato 35.754 elettori, il 2,1 percento dell'intero corpo elettorale, il triplo rispetto a tre anni fa.
"Un voto per la Lista Šarec è un voto per la coerenza e la democrazia". Questo il messaggio base del partito guidato dall'ex premier Marjan Šarec. Si dice convinto che il centro-sinistra abbia imparato la lezione della scorsa legislatura quanto la coalizione si sfaldò per divergenze fra i partiti che la componevano. Le priorità in un nuovo governo di centro-sinistra, secondo Šarec, sono quelle di abrogare le norme recentemente approvate e che non sono in armonia con i dettami democratici e costituzionali. Sanità pubblica, scuola pubblica, lotta alla corruzione sono i punti fermi su cui la Lista Šarec intende porre maggiore attenzione.
Colleghiamo la Slovenia è un nuovo soggetto politico nato dall'alleanza di Concretamente - ossia l'ex Partito del centro moderno - Popolari, Verdi, Nuovi Socialdemocratici e Lista Franc Kangler. "Unire, vogliamo unire il popolo sloveno, ancora oggi troppo diviso" ha detto il leader dell'SLS, Marjan Podobnik che s'impegna a dare più attenzione alle esigenze del mondo rurale e invita tutti ad andare a votare.
Il partito denominato Per il popolo della Slovenia denuncia di esser stato discriminato in questa campagna sia dalla Commissione elettorale che da RTV Slovenia. L'ente pubblico, secondo la presidente di "Za ljudstvo Slovenije" Anica Bidar, userebbe due pesi e due misure nel valutare chi abbia diritto o meno di partecipare ai dibattiti.
Alenka Bratušek ha affermato che il partito che porta il suo nome si propone come un partner serio e affidabile nella futura coalizione di centro-sinistra. Pensionati, sanità e finanza pubblica in regola sono i temi sui quali il SAB intende spendersi con priorità. "Supereremo la soglia di sbarramento - ha concluso ottimisticamente la Bratušek, sostenendo di ambire all'elezione di 8-10 deputati. (a.c.)