I rappresentanti della lista "Zavedno Koper - Capodistria consapevole" hanno iniziato a inoltrare singolarmente le richieste alla Corte costituzionale per esaminare le decisioni prese dalla Commissione elettorale comunale e dal Tribunale amministrativo di Postumia, i quali hanno respinto la candidatura di Patrik Greblo a sindaco di Capodistria e della sua lista al Consiglio comunale visto che non sarebbero stati scelti con voto segreto. Secondo Greblo però la procedura sarebbe stata rispettata. “A 63 persone è stato ingiustificatamente negato il diritto di voto passivo e il procedimento di conferma delle candidature è stato portato avanti nel massimo rispetto della legge” hanno spiegato dalla Lista Capodistria consapevole. La lista ha presentato ricorso già mercoledì, mentre oggi hanno iniziato a farlo i singoli candidati, in tutto sono 63. Greblo ha precisato che il voto è stato segreto, ma semplicemente non sono state fornite alla Commissione le schede elettorali, dato che la legge non lo prevede. Greblo ha puntando il dito sulla Commissione ed ha precisato che "se di violazione si è trattato di un vizio di forma e non di una violazione vera e propria della legge”. "La Commissione elettorale comunale- ha precisato Greblo- ci ha contattato per effettuare delle piccole correzioni e adeguatamente consultato, di conseguenza ci chiediamo come mai non ha sentito il dovere di esporci questo grosso problema in tempo utile, ovvero prima della decisone che hanno preso il 27 di ottobre. Dalla nostra parte posso affermare che il nostro statuto non presenta irregolarità".
Come procederete adesso, essendo stati estromessi dalla corsa elettorale?
"La nostra lista - ha precisato Greblo -continuerà ad esistere e il nostro programma continuerà ad essere presentato adeguatamente e veicolato a chiunque vorrà realizzarlo anche con il nostro supporto. Noi speriamo comunque che entro il 20 novembre potremmo rientrare in corsa".
Dionizij Botter