L'assemblea di ZZZS, l'Ente per l'Assistenza Previdenziale, ha analizzato nella sua riunione la proiezione finanziaria delle operazioni nel periodo 2023-2025. Nel caso venisse approvata la trasformazione dell'assicurazione sanitaria complementare in un contributo obbligatorio, che i cittadini dovrebbero pagare al fondo sanitario a partire dal prossimo anno, è stato previsto un deficit di 140 milioni di euro. L'Istituto ha rilevato che l'importo attuale del premio per l'assicurazione complementare, che viene offerto da tre compagnie assicurative, è sottovalutato, indicando che il premio di 35 euro è troppo basso rispetto all'inflazione nel settore medico che si aggira attorno al 9 per cento, e che sarebbe necessario aumentarlo di almeno dieci euro. Lo ha dichiarato il Direttore Generale ZZZS Tatjana Mlakar. Nella primavera scorsa l'assicuratore Generali ha annunciato un aumento dei premi di oltre dieci euro, e sono previsti aumenti anche da parte di Triglav e Vzajemna. Il Governo ha risposto limitando i premi a 35,67 euro e riformandoli da assicurazione integrativa a contributo obbligatorio, che sarà in vigore dal primo gennaio prossimo. Negli ultimi cinque anni ZZZS ha registrato un aumento delle spese di oltre 1,5 miliardi di euro. Le ragioni vanno ricercate nelle misure del governo per salari più alti, migliore valutazione dei servizi sanitari, espansione dei programmi e ad altre misure. Da allora si sono resi necessari riequilibrii della differenza con fondi statali. L'obiettivo è di giungere a una soluzione permanente e non attraverso trattative annuali. L'assemblea ha adottato, tra le altre cose, una proposta di modifica e integrazioni dello statuto dell'Ente, del regolamento sulla classificazione dei medicinali, della classificazione degli alimenti a fini sanitari speciali, ed è stato presentato un rapporto sulle attività relative all'introduzione dell'assistenza a lungo termine.
Franco de Stefani