La corsa a tappe slovena di anno in anno gode di una crescente importanza grazie alla propria collocazione a ridosso dei campionati Nazionali e, soprattutto, del Tour de France. Merito degli organizzatori che si impegnano adeguandola a questo trend, mettendo sul piatto un percorso sempre più esigente. Per l'edizione 2018, infatti, per renderla più completa, è stata aggiunta una quinta tappa.
Il Giro si apre con una frazione facile, Lendava - Murska Sobota di 159 chilometri adatta ai velocisti. Pure la seconda frazione, Maribor - Rogaška Slatina di 152,7 chilometri vedrà protagoniste le ruote veloci ma altresì proporrà della difficoltà con diversi strappi e un GPM di terza categoria a una cinquantina di chilometri dall'arrivo. La corsa comincerà a farsi accattivante a partire dalla terza tappa, venerdì, con la Slovenske Konjice - Celjski Grad di 176 chilometri, prevede nel finale le scalate di Celjska Koča (GPM di seconda categoria, un'erta di 7,5 chilometri al 6,3%, a 16 chilometri dal traguardo. Partirà dalla capitale Lubiana la quarta tappa, verosimilmente decisiva per la classifica finale. L'arrivo è fissato a Kamnik dopo 155,2 chilometri, costellati da ben tre GPM - due di seconda categoria, inframezzati da uno di prima, nell'ordine Jezersko (seconda categoria, una salita di 9 chilometri al 5%), Pavličevo Sedlo (prima categoria, 5 chilometri al 10%) e Volovljek (seconda categoria, 5,3 chilometri all' 8 %) quest'ultima a poco più di 20 km dal traguardo. La giornata conclusiva, domenica, prevede la cronometro individuale Trebnje - Novo mesto, di 21,5 chilometri non troppo probanti che incoroneranno il vincitore dell'edizione 2018.
Si riparte dal vincitore dello scorso anno il polacco Rafal Majka. Di tutto rispetto la lista dei partecipanti, specie per quanto riguarda le ruote veloci, infatti, sono presenti, elementi quali Marcel Kittel, Dylan Groenewegen, Caleb Ewan, Mark Cavendish e Sasha Modolo. Curiosità poi per il rientro del colombiano Rigoberto Uran Uran, fermo dall'aprile scorso. Tra i corridori di casa occhi puntati su Primož Roglič. Il vicecampione del mondo a cronometro, a sua volta, torna dopo un mese e mezzo di inattività, ma e' reduce da un aprile da sogno che lo ha visto trionfare al Giro dei Paesi Baschi e al Giro di Romandia. Roglič ovviamente punterà tutto sulla cronometro conclusiva. Attenzione poi a Matej Mohorič, dopo un buon Giro d'Italia, il 23-enne potrebbe lasciare il segno anche sulle strade di casa. Sempre tra le speranze locali citiamo il giovanissimo Tadej Pogačar, secondo sabato nella prova a cronometro dei Campionati Nazionali alle spalle di Jan Tratnik. Tra gli italiani presenti le speranze sono riposte in Niccolò Bonifazio, il citato Sacha Modolo, Simone Consonni, Manuel Belletti, Matteo Pelucchi, Matteo Rabottini e Filippo Bagioli.