Alberto Zanetti, perché un lettore dovrebbe approcciarsi a questo libro?
- Penso per lo stesso motivo per cui un lettore ha il piacere di avvicinarsi alla storia, sia a quella dello sport che alla storia in generale.
Perché è stato scelto il periodo 1945 - 1954?
- Perché offre spunti inediti e unici. Unici sia per la storia con la S maiuscola ma anche con la storia dello sport.
Come mai è stato scelto lo sport per raccontare questo capitolo di storia? Può lo sport essere una chiave di lettura per interpretare fenomeni sociali, storici e politici che vanno al di la del fenomeno meramente sportivo?
- Lo sport solitamente è vittima della politica. Però spesso l'attività sportiva è "motu proprio", cioè procede per propria scelta. Come possiamo vedere anche in alcuni periodi storici anche qua a Trieste con le società sportive nazionalistiche italiane e slave, sia prima della Prima Guerra Mondiale che nel secondo dopoguerra, come si racconta nel libro.
Che cosa è successo in questo territorio tra il 1945 e il 1954?
- Si è verificata un'occupazione che ha avuto varie fasi, che aveva come protagonisti gli anglo americani da una parte e gli jugoslavi dall'altra. Avevano opposti interessi, visioni ed ideologie. La storia - sia con la S maiuscola che la storia dello sport - hanno avuto qui un un laboratorio unico. La cortina di ferro cominciava a Trieste e finiva nel nord europa. Ma cominciava a Trieste.

Antonio Saccone

Foto: Antonio Saccone
Foto: Antonio Saccone