La presidente designata dalla commissione europea, la democristiana tedesca Ursula Van Der Leyen, ha ottenuto la fiducia dell'europarlamento con 383 voti a favore, 327 contrari, 22 astensioni e una scheda nulla. La maggioranza si è rivelata più risicata delle attese. L'ormai ex ministro della difesa tedesco sarà chiamato a formare nelle prossime settimane il nuovo collegio dei commissari. Van Der Leyen entrerà in carica il primo novembre prossimo. Il voto è avvenuto a Strasburgo preceduto da un vivo dibattito in cui è stato presentato il programma di legislatura. Si tratta della prima donna alla guida della commissione europea. Ad appoggiarla è stata una maggioranza eterogenea, rappresentata da popolari, socialisti, liberali, conservatori e non iscritti. Per la prima volta dalla sua fondazione la commissione europea sarà come detto guidata da una donna, medico di professione, madre di 7 figli, nata a Bruxelles perchè il padre era un funzionario comunitario. E' la prima volta dal 1967 che l'esecutivo comunitario è guidato da un cittadino tedesco. La sua designazione da parte dei 28 ha suscitato forti critiche da parte di molti deputati perchè non era stata capolista alle ultime elezioni europee. La Von Der Leyen dovrà formare la nuova commissione ed ha dichiarato di volere il nuovo collegio formato in eguali parti da uomini e donne. Spetterà ai governi proporre i candidati che andranno valutati dallo stesso europarlamento, mentre la Van Der Leyen sarà responsabile della distribuzione delle deleghe. Il parlamento europeo ha già fatto sapere che le audizioni dei futuri commissari si terranno tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. L'assemblea potrà bocciare eventuali candidati non ritenuti all'altezza. L'intera nuova commissione dovrà poi ricevere il voto di fiducia da parte degli europarlamentari prima di entrare in carica. La commissione Van Der Leyen nasce molto debole, a titolo di confronto il presidente uscente Juncker aveva ottenuto nel 2014 422 voti a favore.

Franco de Stefani