Nonstante le continue difficoltà con il numero a disposizione dei posti auto nel centro Piranese èstata bassa la partecipazione alla protesta dinanzi l'ingresso nella città Per rendere l'idea era superiore il numero delle forze dell'ordine e degli ispettori comunali rispetto a quello dei manifestanti. Tra chi sventolava bandiere slovene con la stella rossa o esponeva tabelloni contro il governo locale e per un posteggio auto numerato vi era presente anche Armando Đurđevič il quale ci ha spiegato che la decisione di scendere in strada è dovuta all'eccessivo sanzionamante da parte dell'ispettorato comunale. I piranesi parcheggiavano per decenni le automobili nelle vie cittadine senza alcuna multa, dice sempre Đurđevič, precisando che le automobili non ostacolano il traffico, questa soluzione dovrebbe essere in vigore perlomeno finchè non verrà costruita la nuova autorimessa comunale. Insomma le multe sono troppe e l'spettorato dovrebbe tener conto anche del fatto che finchè non verra costurita la nuova autorimessa i piranesi non hanno abbastanza posti auto dice Đurđevič. Per quanto riguarda invece l'esiguo numero di manifestanti Đurđevič punta il dito sul media online Regional Obala il quale avrebbe pubblicato la notizia di un presunto accordo raggiunto con il Comune. Chi è sceso in strada a protestare richiede inoltre l'abolizione delle zone a parcheggio limitato a sola mezz'ora inquanto i piranesi sono comunque muniti dell'abbonamento mensile. Immediata la risposta dal gabinetto del Sindaco, Genio Zadkovič, nel quale si legge che l'intenzione iniziale di chiudere per protesta Via Dante, seppur temporaneamente, è un atto illegale. Per quanto riguarda e multe invece è chiaro il messaggio del sindaco che dice di non voler in alcun modo farsi condizionare da questo tipo di pressioni.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria
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