Foto: BoBo
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Per la sua esperienza Tomaž Vesel è il candidato più competente e credibile alla carica di commissario europeo, che gode di un ampio sostegno politico. Il vicepremier Matej Arčon, vero proconsole del capo del governo impegnato a Parigi, ha espresso così la posizione dell'esecutivo riunitosi questa mattina per una sessione nella quale è arrivata la formalizzazione di una candidatura annunciata da mesi e mai in discussione.
Arčon ha respinto al mittente le critiche per non aver raccolto l'appello della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, agli Stati membri di indicare un nominativo maschile ed uno femminile per la carica di commissario. Secondo il vicepremier si tratta di una questione di competenza e non di genere, aggiungendo che con ogni probabilità la Slovenia non sarà l'unico paese a indicare un solo nome.
Nessuna attesa a dopo la pausa estiva quindi, è bastata una riunone di governo poco più lunga di una pausa caffè per sancire quanto noto ormai da tempo. Anche se, nei fatti, si tratta solo di un primo passo. Prima dell'approvazione definitiva, infatti, la legislazione slovena prevede che l'esecutivo trasmetta la proposta alla Camera di Stato, dove Vesel dovrà presentarsi presso la commissione affari europei per un'audizione che si esprimerà tramite votazione e parere motivato. Un esito prevedibile che non avrà alcun valore vincolante. L'unico problema, al momento, sembra solo quello della tempistica, poiché i lavori parlamentari sono sospesi per le prossime settimane e Von der Leyen intende avviare i colloqui con i candidati commissari già a metà agosto. Anche perché la strada per l'insediamento a Bruxelles è ancora lunga. Le audizioni e la conferma dei candidati da parte delle commissioni competenti del Parlamento europeo dovrebbero svolgersi tra ottobre e novembre, solo dopo la nuova commissione sarà investita delle sue piene funzioni, presumibilmente entro la fine dell'anno.

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