Foto: Reuters
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I test rapidi e la loro veridicità è sicuramente uno dei temi sul fronte Covid più dibattuti dai media nazionali in questi giorni in Slovenia; dopo che in alcune località sono state registrate con i test antigenici molte positività che, però, non sono state poi confermate dal test PCR.

Il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Marija Magajne ha spiegato che si tratta di una campagna, quella dei test rapidi, preventiva e che serve solo per individuare gli asintomatici ed isolarli il prima possibile. “Sino a questo lunedì, i test rapidi hanno scovato circa 6.200 positivi, ognuno dei quali avrebbe inconsapevolmente diffuso il virus”, ha spiegato la Magajne; e la media è in generale del 1,8%.

In questi giorni con le riaperture di scuole e attività commerciali il numero di test antigenici processati è logicamente aumentato e quindi anche il numero dei falsi positivi, che comunque rientra nella natura di questo tipo di test, visto che solo quelli PCR sono sicuri. Una metodologia utilizzata, però, anche in molti altri stati, come l’Austria; dove tra l’altro si stanno registrando risultati meno positivi, perché lì il numero di contagi continua a restare molto alto, mentre in Slovenia sembra che questo tipo di metodologia sia stata utile a mantenere un maggiore controllo sull’epidemia.

Tjaša Žohar Čretnik, direttrice del Laboratorio nazionale per la salute, l'ambiente e l'alimentazione, è intervenuta confermando le parole della Magajne sulla validità dei test rapidi, ricordando che i test rapidi utilizzati nel paese rientrano in tutti i parametri richiesti a livello internazionale.

La Čretnik ha inoltre spiegato che per individuare meglio la presenza delle diverse varianti del Covid nel paese, verrà utilizzato oltre che il 10% dei test PCR positivi anche il materiale fecale raccolto per il programma nazionale di prevenzione del tumore al colo - SVIT, incrociando i dati raccolti e sequenziando i geni.

In ogni caso i numeri dell’epidemia sembrano continuare a scendere e quindi non si può che sperare che il trend venga confermato anche nelle prossime settimane.

Barbara Costamagna