Foto: Reuters
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La coesione, sia sociale che politica, le misure rigorose contro il Covid e le nuove varianti, la necessità di velocizzare le vaccinazioni. Questi gli argomenti principali previsti nel discorso dell'esordio in Parlamento di Mario Draghi. La votazione nell'Aula del Senato avrà poi inizio alle ore 22.

Intanto gli appelli ai ministri di parlare solo con i fatti sono già stati ampiamente inevasi. L'invito al silenzio da parte del presidente del Consiglio mirava proprio ad evitare possibili polemiche prima del voto di fiducia, ma la larghissima maggioranza registra già conflitti e reciproche accuse.

Alle polemiche tra il ministro del Turismo, il leghista Garavaglia ed il ministro alla Salute di Leu, Speranza, è seguito un botta e risposta tra il segretario della Lega, Matteo Salvini e quello del Partito democratico, Nicola Zingaretti. Tema della disputa la visione sull'Europa. Salvini ha affermato: "L’Euro è irreversibile? C'è solo la morte che è irreversibile", mentre Zingaretti risponde: "L'euro e l'Europa sono la dimensione dove pensare e rafforzare il futuro dell'Italia. Dovrebbe essere anche superfluo ripeterlo".

I due poi si sono incontrati in un vertice, che doveva restare segreto, ma Salvini non ha negato ed ha precisato: "Abbiamo parlato di lavoro, del prossimo blocco dei licenziamenti, bisognerà parlare con le parti sociali" ed ha aggiunto che incontrerà anche i segretari degli altri partiti della maggioranza.
Sull'incontro con Salvini, Zingaretti ha invece affermato che è giusto dare un segnale di serietà, i partiti devono collaborare in questo momento storico, pur rimanendo alternativi gli uni agli altri.

Intanto l'ex premier Giuseppe Conte ha commentato con favore la costituzione di un intergruppo parlamentare Movimento 5 Stelle-Partito democratico-Liberi e Uguali, che, a partire dall'esperienza positiva del Governo Conte II, promuova iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica ed alla innovazione digitale e che continuino a lavorare insieme per nutrire la comune visione democratica e solidaristica, con proposte concrete e con chiare strategie riformatrici.

Davide Fifaco