Foto: BoBo/Borut Živulović
Foto: BoBo/Borut Živulović

Al momento non è ancora stato reso noto il numero finale dei dicasteri del futuro nuovo governo, Robert Golob ha comunque annunciato che saranno rafforzati i settori della politica sul clima, della solidarietà intergenerazionale, della digitalizzazione e dello sviluppo regionale; non è ancora chiaro però se sotto forma di nuovi ministeri o come parte di quelli già esistenti.
Al contempo - secondo informazioni ufficiose - sono emersi anche i nomi di alcuni possibili ministri: Tanja Fajon agli Esteri, Luka Mesec agli Affari sociali, il medico Danijel Bešič Loredan alla Salute, l'ex rettore dell’Università di Lubiana, Igor Papič, all'Istruzione superiore, la scienza, le innovazioni e la digitalizzazione. Tra i possibili candidati anche l'ex direttrice della polizia, Tatjana Bobnar, agli Interni, Milan Cvikl e Matjaž Han all'Economia, Anton Grizold alla Difesa, Asta Vrečko alla Cultura; per quanto riguardo la guida del Ministero della Giustizia tre i possibili candidati: Gregor Strojin, Andreja Katič e Dominika Švarc Pipan.
Anche Marjan Šarec, a capo dell'omonima Lista, e Alenka Bratušek, del SAB, due partiti che non hanno superato la soglia per entrare in parlamento, sarebbero candidati a ricoprire il ruolo di ministro: Šarec allo Sviluppo regionale o alla Difesa, Bratušek alla Solidarietà intergenerazionale o all'Infrastruttura. Si prospettano due cariche per i due deputati istriani: Matej Tašner Vatovec - dalle file della Sinistra - potrebbe ricoprire il ruolo di ministro del Lavoro, Meira Hot - SD - invece potrebbe invece diventare vicepresidente della Camera di Stato.
I tre partiti di coalizione di centro-sinistra intendono formare il nuovo governo entro il 3 giugno, il contratto di coalizione dovrebbe essere firmato già entro la fine della settimana.

E. P.