Foto: Pixabay
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Secondo il vicecapo del gruppo negoziale del Fides, il sindacato dei medici e dei dentisti della Slovenia, Gregor Zemljič, non c’è stato alcun avvicinamento, nonostante l'esecutivo abbia apportato delle modifiche alla proposta, questa non si discosta da quella avanzata all'inizio delle trattative. Il Governo propone l'aumento di quattro classi salariali ai medici sprovvisti di qualifiche specialistiche e un aumento del 12 per cento dello stipendio ai medici in possesso di specializzazione. Zemljič, ha avvertito che i centri medici e gli ospedali si stanno trasformando in città fantasma a causa della partenza del personale, quindi è necessario un aumento immediato degli stipendi e ribadito - "Se l'assistenza sanitaria è una priorità per il governo, allora in questo momento, seguendo l'esempio dei paesi vicini che hanno aumentato i salari ai sanitari del 50 per cento dopo l'epidemia, dovrebbe fare altrettanto. Darebbe così un segnale tangibile che ha intenzioni serie nei confronti dell'assistenza sanitaria e che è possibile attendere fino al 2024 per nuovi cambiamenti nel sistema retributivo". I negoziati proseguiranno la prossima settimana. Nel frattempo, il ministro della Salute Danijel Bešič Loredan si è detto pronto a negoziare e resta in attesa di controproposte ricordando che i mezzi a disposizione sono limitati. Oltre ai rappresentanti del sindacato Fides, alle trattative sul contratto collettivo dei medici hanno partecipano anche altre sigle di riferimento. Vladimir Lazić rappresentante del sindacato Pergam ha riferito che sulla proposta del ministero non si sono ancora espressi e di farlo al prossimamente. "Ciò che è importante per noi sindacati, firmatari del contratto collettivo di medici e odontoiatri, è guardare al sistema sanitario nel suo insieme. Qualsiasi proposta che faccia riferimento all'aumento dei livelli retributivi deve riflettersi anche a tutti gli altri dipendenti dell'assistenza sanitaria e sociale" - ha affermato Lažić. Con l'accordo, ricordiamo, il governo si è impegnato a creare una categoria salariale particolare per la sanità separata da quella del settore pubblico entro il 1° aprile del prossimo anno e quindi a sottoporla al processo legislativo entro il 30 giugno.


Corrado Cimador