Foto: Romana Kačič
Foto: Romana Kačič

"Allora quello che è successo ieri a Pirano è una cosa normale però, diciamo, che bisognerebbe capire che l’acqua va gestita. Non solo quella che arriva dal lato mare ma anche quella che ci arriva da dietro la schiena. Questo non si sta facendo da decenni, anzi si stanno facendo errori notevoli. Si lavora e si gestiscono spazi aperti del paesaggio lavorando contro l’acqua e non con l’acqua. Abbiamo degli esempi non lontani da noi, per esempio, a Venezia dove c’è il Magistrato delle acque che si occupa delle gestione delle acque, che da anni da secoli con un piccolo, diciamo, errore di percorso dopo la Guerra ha rispetto verso l’acqua. Tutto quello che si progetta lo si fa con timore, rispetto e consapevolezza di quello che può succedere. Quindi, bisogna tenere questo equilibrio con l’acqua e con quello che noi con i nostri interventi artificiali e di costruzione facciamo nello spazio. Questo nel Comune di Pirano non esiste ormai da decenni. Ci sono alcuni esempi più evidenti: un modo di fare, di rendere la pavimentazione non permeabile. Si sta cementificando il fondo invece di lasciarlo permeabile e quella è la cosa più semplice, la prima cosa che bisogna fare per rallentare la velocità e la quantità dell’acqua che viene nella valle. Ci sono tanti altri modi e azioni da fare se in futuro vogliamo gestire la quantità d’acqua in modo migliore. Ad esempio, per la laguna di Venezia, il Comune, ha introdotto nove azioni. Non solo per quel che riguarda il Mose: questa è solo una delle azioni per come gestire l’acqua. Bisogna intraprendere una strategia di gestione anche per il Comune di Pirano."

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