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491 epizod
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Lingua e non solo nella trasmissione di Ornella Rossetto dedicata all’italiano ed alle sue peculiarità. In onda ogni giovedì alle 11.35 ed in replica, sempre giovedì, alle ore 20.30.
In occasione del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi (1820 - 1911) è ospite della puntata la professoressa Giovanna Frosini, accademica della Crusca e coautrice con Monica Alba di "Domestici scrittori" (apice libri), un volume che raccoglie le lettere inviate al celebre gastronomo dai suoi due fedeli collaboratori, la cameriera Marietta Sabatini e il cuoco Francesco Ruffilli, il cui aiuto fu di grande importanza nella redazione del fortunato manuale "La scienza in cucina". La trasmissione ricorda anche il centenario della nascita di Federico Fellini, con il carteggio "Carissimo Simenon. Mon cher Fellini" (Adelphi) a cui è dedicato Leggio, rubrica a cura del critico Luigi Tassoni. Infine Parole che vanno, su "Dantedì".
Lo stato di salute dell'italiano in alcune città e comuni bilingui della Regione istriana quale emerge da una recente indagine commissionata dal Consiglio della minoranza italiana è il tema che affrontiamo in apertura di puntata con il dott. Aleksandro Burra, uno dei curatori della ricerca. In sintesi: bilinguismo in gran parte ancora sulla carta e uso pubblico dell'italiano, anzi, in fase di regressione. A seguire, con l'intervento dell'autore, "Le meraviglie di Sinisgalli", un saggio di Luigi Tassoni sul poeta ingegnere lucano pubblicato dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli. E al termine Parole che vanno, su "fané".
Punto e a capo ospita la sociolinguista Vera Gheno, autrice di "Potere alle parole. Perché usarle meglio" (Einaudi). Un libro pensato per tutti, con tanti utili consigli ed esempi per un uso efficace dello 'strumento' che ci rende umani. Altra proposta di lettura la favola "Aiaccio" scritta da Biagio Russo e illustrata da Daniela Pareschi per le edizioni Lavieri, al centro dell'appuntamento con Leggio di Luigi Tassoni.
La puntata è un omaggio a una scrittrice e a uno scrittore che, in maniera diversa, attingono entrambi per le proprie storie dai nostri luoghi: la polese Nelida Milani, tornata da poco in libreria con "Di sole, di vento e di mare" (Ronzani Editore), ospite della trasmissione insieme al critico Mauro Sambi; e il triestino Pietro Spirito, recente autore del reportage narrativo "I custodi degli abissi" (ediciclo) di cui ci parla nello spazio di Leggio il critico e semiologo Luigi Tassoni.
Il professor Giovanni Di Peio è presidente emerito del Comitato di Roma della Società Dante Alighieri e autore del saggio "La Società Dante Alighieri. Le origini", frutto di un'ampia ricerca di documenti editi e inediti sulle motivazioni che portarono alla fondazione della Dante, avvenuta a Roma sotto gli auspici di Giosue Carducci nel 1889, giusto 130 anni fa. Dei risultati della rilevazione Ocse Pisa parliamo invece con il professor Sergio Crasnich, consulente superiore dell'Istituto dell'Educazione della Repubblica di Slovenia, sede di Capodistria.
Jessica Acquavita, buiese, dottoranda alla Ca' Foscari di Venezia, illustra il suo lavoro di tesi dedicato alla pronuncia della lingua italiana nei territori istriani di confine. Una ricerca che punta ad approfondire in quale misura sloveno e croato - lingue dominanti - influenzano le abitudini di pronuncia degli italofoni di quest'area plurilingue. A seguire l'invito alla lettura del libro di Monica Guerritore "Quel che so di lei", di cui ci parla nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni. In chiusura la rubrica Parole che vanno si occupa di geosinonimi.
Valeria Della Valle, accademica della Crusca e fra le più note divulgatrici scientifiche dell'italiano, torna in libreria con "La nostra lingua italiana", ultimo di una ormai lunga serie di volumi scritti insieme a Giuseppe Patota: un viaggio, quanto mai piacevole e accattivante, nelle vicende plurisecolari della lingua nazionale, dal rapporto con il latino a quello con l'inglese dei nostri giorni. Nell'intervista ripercorriamo alcune tappe del volume, edito da Sperling & Kupfer.
Quando si discute di dialetti c'è sempre chi protesta: "Ma il napoletano (o il siciliano o il veneto ecc.) non è un dialetto, è una vera e propria lingua". Quasi che "dialetto" fosse una definizione riduttiva, poco meno che offensiva. E affermazioni di questo tipo abbondano soprattutto in rete, spiega il linguista Nicola De Blasi, accademico della Crusca e autore per Carocci di "Il dialetto nell'Italia unita. Storia, fortune e luoghi comuni". È uscito quasi contemporaneamente in Gran Bretagna e in Italia il nuovo romanzo di Ian McEwan "Macchine come me" di cui ci parla nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni. In chiusura la rubrica Parole che vanno.
Firmato dalla dialettologa Suzana Todorović e apparso in edizione bilingue sloveno-italiano, l'Atlante linguistico istroveneto dell'Istria nordoccidentale (volume 1°) restituisce una fotografia aggiornata del dialetto veneto parlato nell'area di confine tra Italia, Slovenia e Croazia attraverso 573 carte linguistiche suddivise in quattro campi semantici: fenomeni atmosferici, configurazione del terreno, tradizioni e istituzioni, corpo e malattie. Un'opera che colma una lacuna e si propone come un prezioso strumento di lavoro per ricercatori e studiosi. Ne parliamo con l'autrice, studiosa molto nota in regione anche per la consulenza scientifica offerta all'Unione italiana nell'iter che ha portato al riconoscimento in Slovenia dell'istroveneto come bene culturale di rilevanza nazionale. Al termine la rubrica Parole che vanno è dedicata a "Istria nobilissima".
A 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, alcune interviste raccolte a Firenze, al convegno di studi leonardiani organizzato dall'Accademia della Crusca nell'ambito della XII edizione della Piazza delle lingue, "Lingua italiana, ingegno e ingegneri" (30 - 31 ottobre 2019). Con Paola Manni (Università di Firenze), Andrea Felici (Università di Urbino), Carlo Vecce (Università di Napoli "L'Orientale"). Sul Leggio di Luigi Tassoni il reportage di viaggio del 1934 di Georges Simenon "Il Mediterraneo in barca", pubblicato da Adelphi.
In occasione della XIX Settimana della lingua italiana nel mondo che si svolge dal 21 al 27 ottobre abbiamo intervistato il professor Nicola De Blasi, curatore (con Pietro Trifone) del volume dell'Accademia della Crusca collegato al tema di quest'anno, "L'italiano sul palcoscenico". A seguire, i dati sullo studio dell'italiano all'estero nel nuovo rapporto della Farnesina, e una testimonianza sull'italiano in Albania con la professoressa Eliana Laçej dell'Università di Scutari.
Il professor Sergio Crasnich, dell'Istitituto dell'educazione della Repubblica di Slovenia, ci anticipa il suo intervento al convegno "L'italiano in contesti plurilingui" (Capodistria, 16-17 ottobre), avente per argomento le scuole con lingua d'insegnamento italiana nell'area di contatto del confine italo-sloveno. Dal locale al globale: sono oltre due milioni gli studenti di italiano nel mondo, l'Italia come sostiene questa domanda di lingua? Risponde il direttore dell'Istituto italiano di cultura di Lubiana, Stefano Cerrato. A seguire Leggio di Luigi Tassoni si occupa del poeta lucano Leonardo Sinisgalli, del quale Mondadori ha ora riproposto il libro "Furor mathematicus".
Partono a Capodistria gli eventi per la XIX Settimana della lingua italiana nel mondo, dedicata a "L'italiano sul palcoscenico", dal 21 al 27 ottobre. Il Consolato generale d'Italia ha convocato per l'evento inaugurale l'attore Gianfranco Jannuzzo, che al teatro comunale ha divertito il pubblico con il suo "Recital", uno spettacolo in cui racconta con umorismo l'Italia e gli italiani attraverso l'uso dei tanti dialetti parlati da Nord a Sud. All'interno della puntata anche le interviste al console generale, Giuseppe D'Agosto, e alla direttrice del dipartimento di Italianistica dell'Università del Litorale, Nives Zudič Antonič.
Terzo e conclusivo appuntamento con lo speciale dedicato alla nona edizione del festival Dante 2021, che si è svolta a Ravenna dall'11 al 15 settembre. Ida de Michelis è autrice di un saggio in cui viene pubblicata integralmente per la prima volta una parodia della Divina Commedia dantesca opera di due soldati 'irredenti', un trentino e un istriano, prigionieri in Russia durante il primo conflitto mondiale ("La Grande Guerra di Dante", Voland). Sulla figura dello scrittore del "Gattopardo" è incentrato il romanzo di Simona Lo Iacono ""L'albatro" di cui ci parla, a Leggio, il critico Luigi Tassoni. Al termine Parole che vanno si occupa di neologismi, con un intervento del curatore del vocabolario Zingarelli Mario Cannella.
L'istrioto, che si parla (poco, ormai) nell'Istria meridionale, è un 'dialetto neolatino-veneto', come lo definisce il nuovo vocabolario Zingarelli? Alle argomentazioni di Mario Cannella, lessicografo e curatore del dizionario, replicano due specialisti, Franco Crevatin e Sandro Cergna. A seguire il secondo appuntamento con lo speciale dedicato al festival Dante2021 ( Ravenna, 11-15 settembre 2019), protagonista René de Ceccatty, traduttore in francese delle opere di Dante.
Punto e a capo riparte dalla nona edizione del festival Dante2021, da poco conclusa nei luoghi danteschi di Ravenna e dedicata "a la futura gente" (Paradiso XXXIII, v. 72). In un cartellone ricco di eventi, centrale l'incontro per il Dantedì, il progetto di una giornata mondiale celebrativa di Dante Alighieri. Con il direttore artistico di Dante2021 Domenico De Martino intervengono il giornalista Paolo Di Stefano e il linguista Francesco Sabatini. Ritorna inoltre Leggio, rubrica di libri a cura del critico Luigi Tassoni. In questo primo appuntamento un viaggio alla scoperta degli splendori della pittura del Seicento nel Meridione d'Italia. E al termine Parole che vanno, su "Divina Commedia".
Per l'ultima puntata della stagione, un'ospite di eccezione: il professor Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, con il suo nuovo libro, "La lingua, il giudice, la Costituzione" (Pacini editore). Un volume in cui lo studioso ripercorre la nota vicenda del Politecnico di Milano. "Nella tradizione italiana - fa notare Marazzini - si è molto litigato sul tema della lingua, ma restavano diatribe di letterati. Adesso per la prima volta l'italiano è finito in tribunale". Dulcis in fundo, con il critico Luigi Tassoni, l'invito alla lettura degli "Haiku for a Season - Haiku per una stagione" scritti dal poeta Andrea Zanzotto (Mondadori).
A colloquio con la dialettologa Suzana Todorović, giovane e brillante studiosa delle parlate locali dell'Istria slovena, autrice di libri apprezzati sia dagli specialisti che dal grande pubblico. Nell'arco di pochi anni la professoressa Todorović, che insegna all'Università del Litorale, ha pubblicato non meno di una decina di volumi, l'undicesimo è dedicato a "L'istroveneto nell'ambito degli altri idiomi delle località slovene costiere" (Libris). Torna questa settimana l'appuntamento con Leggio, rubrica a cura del critico Luigi Tassoni, stavolta con un invito alla lettura del poeta lucano Leonardo Sinisgalli (1908 -1981), al centro delle celebrazioni di Matera capitale europea della cultura. Infine Parole che vanno ("Auspico o mi auspico?").
In questa puntata parliamo di una polemica che ha investito l'Accademia della Crusca in merito alla questione dell'insegnamento universitario in inglese, e a Leggio della riedizione del volume di saggi di Milo De Angelis "Poesia e destino" (Crocetti). Infine qualche suggerimento dal manuale di Claudio Giunta "Come non scrivere" (Utet).
Questa settimana è con noi il presidente onorario dell'Accademia della Crusca, professor Francesco Sabatini, che ci parla della rivista "La Crusca per voi", semestrale "dedicato alle scuole e agli amatori della lingua" che l'Accademia pubblica dal 1990. Il nuovo numero in uscita in questi giorni presenta un interessante focus su aspetti e problemi del plurilinguismo, un tema di grande attualità. Nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni ci invita a visitare la mostra "Canova e l'antico", allestita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al 30 giugno.
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