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La Livljanic è oggi una tra le più rappresentative e importanti interpreti di quella che si definisce musica antica. Tra i suoi progetti concertistici, la proposizione in forma semi-scenica della storia biblica di Giuditta (Judith) è uno tra quelli che ha avuto più successo.
Nel loro libro "Scienziate nel tempo", Sara Sesti e Liliana Moro hanno voluto indagare il contributo dato dalle scienziate allo sviluppo della scienza nel tempo per concludere con l'importante apporto femminile alla ricerca al giorno d'oggi.
Dalla puntata di Quarta di copertina, la presentazione del CD che il pianista Matteo Fossi ha dedicato alle danze popolari romene di Bela Bartok.
Nel servizio la presentazione capodistriana, curata dalla Comunità degli Italiani Santorio Santorio e dal Club Culturale, della traduzione di Miran Košuta delle poesie di France Prešeren. Gli intervistati sono Miran Košuta, Jasna Čebron e Mario Steffè.
Il CD della Mandolinistica capodistriana e' stato edito dall'Editoriale dei programmi di qualità della Radiotelevisione slovena in collaborazione con Il Centro regionale RTV Koper-Capodistria - Radio Capodistria nell'ambito del programma culturale della Comunità degli Italiani "Santorio Santorio" di Capodistria, con il contributo dalle CAN di Capodistria e Costiera, dell'Unione Italiana, con il sostegno finanziario del Comune di Capodistria e del Ministero per la Cultura. Il CD, dedicato a Marino Orlando, reca in copertina l'olio su tela di Bartolomeo Giannelli "Il Palazzo vescovile e la cattedrale dal Brolo" conservato al Museo provinciale.
Inaugurato l’8 marzo 2001, il Civico Museo d’Arte Orientale è stato istituito dal Comune di Trieste ed allestito nel Palazzetto Leo dai Civici Musei di Storia ed Arte grazie al generoso contributo della Fondazione CRTrieste. Il Museo ospita le collezioni d’arte orientale, ma anche memorie e ricordi di viaggio, armi, strumenti musicali, testimonianze di vario tipo e reperti di carattere etno-antropologico, provenienti da tutta l’area asiatica, in particolare dalla Cina e dal Giappone, e acquisiti dai Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Il percorso del Museo si sviluppa sui quattro livelli dell’edificio.
Luca Caburlotto, ospite a Quarta di copertina, illustra l'importanza e l'incidenza della toponomastica da un punto di vista politico e storico. Nel libro "La toponomastica della Grande Guerra" diversi studiosi si confrontano intorno al tema della toponomastica del fronte carnico-isontino.
Dalle nebbie del passato è rispuntata una straordinaria testimonianza corale sulla tragedia dei nostri soldati tradotti in Germania dopo l'armistizio dell'8 settembre. Ufficiali e soldati, di qualunque orientamento politico e religioso, che hanno avuto il coraggio di rifiutare l'arruolamento nella Repubblica di Salò per non tradire la Patria, sono stati inviati nei lager e nei campi di lavoro sparsi in tutta l'Europa. Mauthausen, Dora, Krankenhaus, Dachau sono solo alcune delle tristi mete che questi coraggiosi patrioti hanno raggiunto, sperimentato e sofferto. Tra loro nomi che diverranno famosi come Guareschi, Rebora, Carpi, Lazzati, Novaro, Novello, Moretti, Rosoni insieme ad altri meno noti, ma altrettanto significativi nella loro testimonianza di sopravvissuti. Il libro è composto dalla narrazione del vissuto dei singoli, espresso sia in prosa che in poesia, dentro l'inferno dei lager. Molte di queste testimonianze sono corredate da disegni fatti dagli stessi artisti mentre erano ancora internati nei campi di sterminio e da riflessioni postume sul senso di questo dramma collettivo.
La storica Deborah Rogoznica illustra la pubblicazione bilingue "Urbana geneza Koper - Capodistria genesi urbana", di cui è stata curatrice. Edito dalla Società umanistica Histria, il ricco volume vuole celebrare il duecentesimo anniversario del catasto franceschino e il quattrocentesimo anniversario della più antica mappa della città.
In studio a Quarta di copertina, Silva Bon presenta la pubblicazione fatta per i quaranta anni del Circolo della cultura istro-veneta "Istria".
Questa volta abbiamo scelto il CD d'esordio di Andre' Lislevand, giovane violagambista di madre francese e padre norvegese, cresciuto sulle rive del Lago di Garda. Nato a Verona nel 1993, inizia all'età di 11 anni lo studio della viola da gamba al Conservatorio di Verona. All'età di 16 anni inizia a collaborare con diversi gruppi di fama europea, esibendosi in Festival e concerti in Europa. Nel 2015 ottiene il Bachelor of Music and Arts e nel 2017 ottiene il Master of Music And Arts presso la Schola Cantorum Basiliensis. Quello che ascolteremo e' un brano dal suo Cd d'esordio, un Cd che riunisce diversi importanti autori di brani per viola da gamba come marin Marais, Robert de Visee e Antoine Forqueray, autore quest'ultimo che da il titolo al CD. Accando ad Andre' Lislevand ci sono la clavicembalista Paola Erdas e Jadran Duncumb, liutista di madre croata e padre inglese.
Saga asciutta, luminosa e straziante di un figlio del popolo e con lui di una comunità umana secolare, quella dell’Istria veneta in procinto di essere quasi completamente annientata e dispersa, Martin Muma è stupenda poesia della giovinezza, della libertà e dell’eros e – con tremenda divaricazione – testimonianza cruda e atto d’accusa degli orrori del totalitarismo, rigurgitati dall’abisso di disumanità e di degrado del campo di prigionia di Goli Otok, l’Isola Calva, l’inferno riservato ai dissidenti del regime jugoslavo di Tito. Uno dei grandi romanzi italiani del Novecento, ora ricondotto alla prima, storica edizione del 1990, con la prefazione di Ezio Giuricin che di quella fu tra i coraggiosi promotori, e con le testimonianze di Giuliano Manacorda, Mario Rigoni Stern e Franco Juri.
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