
Si tratta di un progetto promosso dal Settore Scuola dell’Unione Italiana, volto a sviluppare le competenze linguistiche e comunicative di studenti e docenti. Per le scuole medie superiori è stata scelta un’attività coinvolgente, incentrata sulla riflessione e sulla prevenzione dei disturbi mentali nei giovani. La stand-up comedy Nascita e rinascita di Laura Marchig “ripercorre alcune tappe fondamentali della vita di ciascuno di noi, ricordando che l’esistenza è fatta anche di momenti difficili, ma che l’importante è saper rinascere”. L’incontro aveva l’obiettivo di stimolare il dibattito e la riflessione tra i giovani: in quest’occasione, due studentesse del Carli, Gaja e Selina, hanno condiviso le loro voci e i loro pensieri. “Mi è piaciuta molto questa mattinata perché ho avuto la possibilità di avere un dibattito anche con le persone più grandi che di solito ci sembra diano poca importanza a quello che diciamo noi. Per questo, secondo me, tanti giovani si bloccano ad esprimersi per la paura di un giudizio degli adulti. Per me è stato bello come hanno accolto le nostre opinioni molto apertamente, abbiamo discusso con loro” ha detto ai nostri microfoni Gaja, mentre Selina ha dichiarato: “L’unica cosa che mi ha dato un attimino fastidio è questo stereotipo dei giovani in cui sembra che tutti usiamo tantissimo i social, invece, secondo me, non è vero, dato che conosco tantissime persone che preferiscono lasciare la loro vita privata e non postare foto ogni giorno. Bisognerebbe avere più dibattiti su questo tipo di argomenti, sicuramente anche a scuola sarebbe interessante.”
L’incontro è stato un momento significativo anche per Laura Marchig.
"È stato molto importante anche per me, per confrontarmi con i giovani. In tutti questi incontri che ho fatto fino adesso ho trovato giovani di grande spessore, profondità, capacità di analisi, capacità anche di auto-analisi; perciò, diventa un'occasione speciale per conto mio, per incontrare giovani futuri intellettuali, giovani che credo elaboreranno quello che hanno visto in scena. Hanno cominciato ad elaborarlo durante la discussione e penso che poi se lo porteranno a casa, se lo porteranno in classe, quindi è una cosa molto importante. Ripeto, sia per me perché mi permette di confrontarmi con loro, di capire forse più da vicino quali sono i problemi che abbiamo creato, che abbiamo contribuito a creare tutti insieme, come anche aiutare i ragazzi a superare dei momenti di difficoltà e allo stesso tempo aiutare loro a cercare di capire il modo per venire fuori da certe situazioni.”
B.Z.