Dopo che i rappresentanti del Ministero degli Interni e della polizia hanno assicurato che la Slovenia è un paese sicuro, i membri della Commissione hanno bocciato anche la proposta dell'SDS che chiedeva al ministero di attuare la legislazione e le normative internazionali in materia di protezione internazionale, in conformità con il loro scopo e la tutela dei cittadini.
Il deputato dell'SDS Andrej Kosi, a nome dei proponenti, ha elencato numerosi episodi di cronaca che, a suo avviso, dimostrano il peggioramento della sicurezza nel Paese e nelle aree circostanti, motivo per cui l'SDS ha richiesto la convocazione della sessione. Kosi ha ricordato che l'Unione Europea è stata recentemente vittima di diversi attacchi terroristici, tra cui quello avvenuto a Villaco, dove un cittadino straniero ha aggredito più persone con un coltello. "Anche la criminalità minorile è una questione critica, il numero di sloveni che possiedono armi è in aumento", ha aggiunto, sottolineando inoltre che le problematiche legate alla comunità rom rappresentano una grave sfida per la sicurezza, soprattutto nella parte sud-orientale del Paese.
Il ministro degli Interni Boštjan Poklukar ha ribadito che la Slovenia rimane un paese sicuro. "L’UE sta affrontando una nuova realtà legata alla situazione in Ucraina, nei Balcani e in Medio Oriente. La situazione in termini di sicurezza sta evolvendo rapidamente, ma viene monitorata costantemente", ha affermato. Poklukar ha poi evidenziato che le migrazioni irregolari e gli attacchi informatici sono fenomeni persistenti, assicurando che il governo sta adottando misure adeguate, anche attraverso un potenziamento dello scambio di informazioni tra le autorità competenti. Ha inoltre ricordato che il numero di attraversamenti illegali della frontiera è notevolmente diminuito: al 9 marzo di quest’anno, 2.320 persone sono entrate illegalmente in Slovenia, rispetto alle 7.217 dello stesso periodo dell'anno scorso.
Anche secondo il direttore generale ad interim della polizia, Damjan Petrič, la situazione della sicurezza in Slovenia è stabile. "La polizia affronta con successo tutte le sfide legate alla sicurezza", ha dichiarato, sottolineando che nel 2024 il tasso di risoluzione dei reati ha raggiunto il 51,4%, il livello più alto degli ultimi dieci anni.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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