Sandro Damiani Foto: La voce del popolo/Željko Jerneić
Sandro Damiani Foto: La voce del popolo/Željko Jerneić

“Il candidato ha presentato un numero insufficiente di firme di sostegno di soci delle Comunità degli italiani in Croazia” scrive la Commissione elettorale centrale in un comunicato emesso poco fa richiamandosi all’ articolo 32 del Regolamento elettorale. In pratica la bocciatura di Aleksander Damiani è stata causata da una ventina di firme doppie, ovvero firme contemplate nei moduli di candidatura presentati da entrambi i concorrenti. La decisione della Commissione elettorale centrale di cancellare le sottoscrizioni irregolari ha poi messo fuori gioco Damiani che è rimasto senza le 80 firme che doveva raccogliere in Croazia assieme ad altre 20 in Slovenia, e necessarie a convalidare la sua partecipazione alle elezioni del 26 giungo prossimo. A presidente della Giunta esecutiva rimane così in corsa solo Marin Corva, che è stato alla guida dell’organismo in questi ultimi 4 anni. La Commissione elettorale centrale ha fatto altresì sapere di aver convalidato le candidature di Maurizio Tremul e Felice Žiža che si confronteranno per la presidenza dell’Unione italiana.
Intanto in un comunicato stampa Aleksandar Damiani esprime - con toni molto duri - il disappunto per la sua esclusone. In primo luogo, rileva alcune incongruenze relative allo scadenzario elettorale ma anche il brevissimo termine destinato alla raccolta delle firme e quindi rimprovera l’assemblea per il consenso dato alla composizione della Commissione elettorale che ha per presidente- e sono parole di Damiani- un illustre sconosciuto o forse un amico di Corva. “In una qualsiasi comunità seria, l’opinione pubblica e prima ancora i mezzi d’informazione farebbero saltare il banco, costringendo i dirigenti Ui a riindire le elezioni 2022” scrive Damiani nel comunicato in cui si sofferma pure sulla mancata approvazione del nuovo Statuto dell’Unione italiana. Come dicevamo, alla consultazione del 26 giugno quindi Marin Corva non avrà concorrenti e anche con un solo voto sarà riconfermato alla guida dell’esecutivo mentre per la presidenza UI si confronteranno l’uscente Maurizio Tremul e il deputato italiano al Parlamento di Lubiana Felice Žiža (lpa)