Consueta riunione del comitato dei programmi per la Comunità nazionale italiana della RTV Slovenia. Presentata la relazione del piano di lavoro svolto nel primo semestre del 2020, con l’inclusione delle modifiche apportate a causa dell’epidemia di Covid-19. Il vicedirettore dei programmi italiani Antonio Rocco ha elencato alcune delle misure che sono state prese per garantire la sicurezza sanitaria di impiegati ed ospiti ed i cambiamenti alle modalità di lavoro che non hanno, però, inficiato la qualità del prodotto. Il caporedattore di radio Capodistria Aljoša Curavić nella sua relazione ha sottolineato la crescita degli ascolti registrati in questi mesi, come dimostrano i dati della radiometria in Slovenia.
Discussi anche la revisione del piano di programma per il 2020 e il piano di programma e di produzione 2021. Il direttore generale Igor Kadunc ha spiegato che il piano è stato preparato tenendo conto dei fondi sicuramente a disposizione dell’ente, cercando di garantire la quantità e la qualità dei programmi. Antonio Rocco ha sottolineato che il piano generale è stato riproposto in toto anche per i programmi minoritari; ricordando che per quanto riguarda i fondi per l’assunzione di quadri nell’anno in corso sono stati garantiti tre posti a tempo indeterminato, e altrettanti posti dovrebbero essere garantiti nell’anno.
Il presidente del comitato Alberto Scheriani è intervenuto affermando, però, che lui è a conoscenza che un’assunzione a tempo determinato ,che avrebbe dovuto coprire un posto di lavoro lasciato libero da un pensionamento anticipato, avrebbe potuto essere portata a termine già nell’anno in corso mentre la RTV ha bloccato il tutto con cavilli legali e per un’interpretazione pretestuosa della legge.
Il consigliere David Runco, rappresentante della Cni nel Consiglio di Programma della RTV di Slovenia, ha detto di concordare con Scheriani, sostenendo che l’ente sta agendo in modo poco trasparente riguardo il piano delle assunzioni nell’ente regionale, visto che sul materiale a sua disposizione i numeri non combaciano e non è chiara la distribuzione che verrà fatta di questi posti. "Tutto ciò che è stato fatto sinora è andato in porto solo grazie all’impegno delle istituzioni minoritarie", ha concluso Runco con una certa amarezza.
Il vicedirettore Antonio Rocco ha spiegato la posizione dell’ente, dicendo che il problema nasce dal fatto che ancora oggi non è stato approvato il piano generale dagli organi competenti e che perciò l’ente ha dovuto risparmiare fondi.
“Non c’è stata la volontà” ha ribadito il presidente Scheriani, proponendo che si approvi proposta di revisione con la conseguente pubblicazione del bando per l’assunzione a tempo determinato prevista entro dicembre di quest’anno.
Barbara Costamagna