Una giornata istriana, dunque, per Ettore Beggiato, promotore 25 anni fa della normativa veneta per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta in Istria e Dalmazia. Beggiato ha visitato diverse località della penisola e toccato con mano alcuni degli interventi realizzati con i contributi della Regione Veneto mentre in serata a Cittanova, nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato sindaci e vicesindaci dell’area, gli è stato conferito un riconoscimento. “Ho sempre percepito la solidità dei rapporti tra le nostre terre e la perseveranza della vostra gente di lottare a difesa di questo straordinario patrimonio e quindi nel 1994, quando fu istituita la normativa, ero fiducioso però onestamente devo dire che grazie alla capacità degli amministratori locali, dell’Unione Italiana e di tutti gli istriani il risultato è stato oltre ogni aspettativa”, ha affermato Beggiato.
Più di 8 milioni di euro impegnati in oltre 700 progetti che includono restauri di mura, piazze, palazzi ma anche ricerche, pubblicazioni e manifestazioni varie tra le quali ricordiamo “Il Festival dell’istroveneto”.
Il valore - come affermato dal presidente del Consiglio della minoranza italiana, Gianclaudio Pelizzer - supera gli importi perché, ha detto, “è un valore culturale, un valore umano che accomuna le genti, che crea contatti e amicizie che poi si tramutano in iniziative di questo genere, perché se non ci fosse un contatto umano sentito, storico, con profonde radici, difficilmente saremmo arrivati a questi risultati”.
“Ed è proprio su questo valore aggiunto, sul patrimonio di contatti e rapporti che si sono instaurati anche grazie a questa legge, che bisogna continuare a lavorare in futuro perché sono le fondamenta sulle quali costruire un rapporto sempre più duraturo”, hanno concordato il sindaco di Cittanova, Anteo Milos, e l’assessore istriano alla cultura, Vladimir Torbica.
Ringraziamenti a Beggiato ma anche alla Regione Veneto pure dal presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, e dalla vice presidente della Regione, Giuseppina Rajko, mentre lo storico Denis Visintin e l’archeologa Tanja Šuflaj hanno parlato dei progetti finora realizzati.
Lionella Pausin Acquavita