Foto: Visit Izola
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Una riunione più lunga del solito quella di ieri sera del consiglio della Comunità Autogestita della Nazionalità di Isola, che in genere disbriga le faccende correnti con una certa velocità. Una seduta che era stata richiesta da tre dei suoi consiglieri, e che si sarebbe dovuta tenere lo scorso lunedì, ma per motivi tecnici a poche ore dal suo inizio era stata rimandata a questo giovedì.

Il vicepresidente Jan Pulin in sostituzione della presidente Vita Valenti ha guidato l’incontro che si è svolto in doppia modalità. Per alcuni temi, infatti, il dibattito è stato portato avanti a porte aperte, mentre per altri (come quello sulle risorse umane dove si è detto erano coinvolti anche dati sensibili) il consiglio ha optato per un confronto senza pubblico e media.

Tre, quindi, i punti discussi pubblicamente; anche se per quanto riguarda il tema dell’organizzazione dei lavori preparatori dell’angolo cucina della sala sociale nell’anno 2024, non essendo tutti d’accordo, si è scelto di parlarne parzialmente a porte chiuse, per poi annunciare che il consiglio aveva deliberato a favore dei lavori.

A seguire il consiglio ha approvato la proposta di indire una gara di appalto pubblica per ingaggiare un servizio di contabilità esterna per il 2025, senza escludere però l’assunzione di un contabile in paga all’istituzione.

Trattato, poi, il punto presentato dal consigliere Massimiliano Di Nardo, che ha proposto di inviare come CAN una lettera in supporto allo studio del prof. Darko Darovec sul palazzo del Comune, al centro di un progetto di riqualificazione, nel quale si suggerisce di chiamarlo palazzo “del Podestà”. A favore di questa missiva anche la vicesindaco della minoranza Agnese Babič, che ha affermato di considerare positiva un’azione di questo tipo da parte della CAN, che in questo modo darebbe maggiore forza a questa idea, che alcuni cittadini, non comprendendone la natura, potrebbero contestare.

Serrate poi le porte per tutti i punti a seguire, tra i quali la revisione del bilancio la cui trattazione è stato detto a consiglio finito è stata rimandata alla prossima riunione. Bocche cucite invece sul tema più delicato, quello delle risorse umane.

Barbara Costamagna