Foto: Radio Capodistria
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L’iniziativa, che si inserisce nel contesto delle commemorazioni che si tengono ogni anno in Italia e nelle terre d’origine dell’esodo giuliano-dalmata, ha assunto quest’anno un significato ancora più profondo grazie alla collaborazione tra le diverse realtà coinvolte. I rappresentanti dell’Unione Italiana, della Can Costiera e della FederEsuli hanno deposto una corona di fiori ai piedi del Monumento eretto nel cimitero di San Canziano a Capodistria per ricordare le “vittime della guerra e delle esecuzioni del dopoguerra”. Un omaggio che quest’anno per la prima volta, come evidenziato dal presidente dell’Unione italiana Maurizio Tremul, ha visto collaborare anche la Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.
“Noi con la Federesuli abbiamo organizzato molti anni fa dei percorsi di pace e di riconciliazione sui simboli delle violenze del nazifascismo e del comunismo. Da alcuni anni organizziamo il Giorno del ricordo qui in Istria, a Capodistria e a Santa Domenica, e per la prima volta entra tra i co-organizzatori anche la Federazione degli Esuli. È una novità importante perché esprime l'unità di un popolo che la storia ha diviso. Abbiamo messo un'unica corona insieme in rappresentanza di tutta questa comunità esodata ed è la prima volta che ricordiamo il Giorno del ricordo insieme qui in Istria. Ci sono alcune comunità che lo stanno facendo da tempo, la Comunità di Umago con la Fameia umaghese, ad esempio, ma a livello di organizzazioni complessive e generali questa è la prima volta e mi sembra sia un fatto importantissimo perché è un ulteriore passo in quel processo di pacificazione, riconciliazione e di unità di questo nostro unico popolo.”

Foto: Radio Capodistria
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Sulla stessa linea anche Renzo Codarin, presidente della FederEsuli, che ha evidenziato il valore del ricordo e della collaborazione tra le comunità. “Ricordare il Giorno del ricordo, sia in Italia, questi giorni passati, che anche in Istria, a Fiume, in Dalmazia, dove sono successe le cose che vengono ricordate, insieme alla Comunità italiana che vive in queste terre, è importantissimo. Dimostra anche un miglioramento dei rapporti anche con lo stato sloveno, lo stato croato, che permette tranquillamente, anzi che vengano realizzate queste cose assieme proprio nel comune percorso europeo che sta vedendo tanta collaborazione fra questi Stati.”
Infine, Kristjan Knez, vicepresidente della CAN Costiera, ha sottolineato la necessità di una narrazione storica onesta e rispettosa di tutte le vittime.
“Quest'anno ricorderemo in primavera gli ottant'anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, una mattanza planetaria, e in questa circostanza è giusto e doveroso raccontare questi tragici fatti, facendo emergere la verità senza infingimenti e senza difendere una o l'altra parte. Il tempo è galantuomo, e a distanza di tanti anni è giusto raccontare la storia e avere pietà per tutte le vittime.”

La cerimonia rappresenta un ulteriore passo nel percorso di memoria e riconciliazione tra le comunità italiane, slovene e croate. Il Giorno del Ricordo, nato per commemorare una pagina drammatica della storia italiana e giuliano-dalmata, diventa così anche un’occasione per costruire un futuro di dialogo e collaborazione tra i popoli.
Una seconda cerimonia di commemorazione, organizzata dall’Unione Italiana in collaborazione con la Federesuli, dal Consiglio della Minoranza Italiana Autoctona della Regione Istriana e dal Consiglio della Minoranza Italiana della Regione Litoraneo-Montana, ha visto deporre una corona di fiori sulla tomba di Norma Cossetto, al Camposanto di Santa Domenica di Visinada.

B.Z.