Che la politica sia un teatrino ce lo ha fatto intendere anche la presidente del parlamento sloveno Urška Klakočar Zupančič, che ieri sera ha voluto aprire a Capodistria la prima teatrale Il Diario di Anna Frank nel contesto del Festival Internazionale per bambini al Faro. Salita sul palco ha parlato delle sua nuove scarpe rosse, suscitando interesse e applausi del pubblico, che ha applaudito un po’ di meno alla sua rimarcata e lodevole volontà di inserire il Diario di Anna Frank fra i testi da studiare nelle aule scolastiche. La presidente ha poi ricordato le malefatte del fascismo, che da queste parti portano sempre applausi e voti.
Poi è stata la volta della rappresentazione teatrale vera e propria. Il Diario di Anna Frank, della regista Renata Vidič e del coreografo capodistriano Siniša Bukinac, si snoda tra danze e citazioni. Ha il pregio di essere educativo e all’ occhio godibile nel ricordarci l’ assurdità delle guerre attraverso i desideri, le speranze, le gioie e i dolori che la ragazza ebrea ha riversato nel suo celebre diario, prima di finire nei campi di sterminio nazista, dopo un periodo di clandestinità.
Lodevole l’impegno dei protagonisti sul palcoscenico.
Aljoša Curavić
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