Una barriera simile a quella al confine tra Stati Uniti e Messico, molto alta e fissata in profondità nel terreno per evitare rischi di smantellamento, costantemente monitorata sia tecnicamente che con l'impiego di personale delle forze dell'ordine. A chiederlo è il cancelliere austriaco Karl Nehammer. "Solo così", sostiene, "si può contenere l'immigrazione clandestina". Verrebbe eretta al confine orientale dell'Unione Europea. Nehammer ha dichiarato in una intervista al tedesco Bild che il capo della polizia federale austriaca sta ispezionando in questi giorni la barriera realizzata negli Stati Uniti. "Il nostro obiettivo", così il cancelliere austriaco, "è condividere questa iniziativa con altri Paesi dell'Ue come la Bulgaria al fine di migliorare la protezione delle frontiere dell'Ue". Nehammer ha affermato che sul piano dell'immigrazione la situazione è decisamente drammatica, solo in Iran ci sarebbero tre milioni di afgani che vogliono raggiungere l'Europa e a questa emergenza si aggiunge la situazione nelle aree terremotate in Turchia e nel nord della Siria, dove vivono più di un milione di profughi siriani che ora hanno perso di nuovo tutto. Il cancelliere austriaco dice che l'Unione Europea è sinonimo di rispetto dei diritti umani ma bisogna evitare che i migranti attraversino più Paesi sicuri per poi chiedere asilo in quelli con i migliori sistemi sociali. Una rigida vigilanza dei confini esterni, secondo Nehammer, è urgente per garantire la libera circolazione nei paesi dell'area Schengen e per difendersi dal terrorismo. L'iniziativa è stata già bocciata dall'opposizione socialdemocratica, secondo cui il cancelliere e il suo partito, quello popolare, si occupano di propaganda invece di trovare soluzioni; per i socialdemocratici la politica dell'UE in materia di asilo va riformata a livello comunitario, ma sono proprio i popolari austriaci ad averla bloccata. L'opposizione di estrema destra, invece, vorrebbe alle frontiere misure di controllo antimigranti ancora più rigide.
Delio Dessardo