
La strategia energetica dell'UE si concentra su decarbonizzazione, sicurezza dell'approvvigionamento e sostenibilità. Tra le misure discusse dal commissario Dan Jorgensen, vi è la revisione del sistema di calcolo delle tariffe di rete, un intervento che potrebbe ridurre i costi dell'energia per famiglie e imprese. Il commissario ha evidenziato come gli attuali metodi di calcolo, in vigore in diversi Paesi europei, siano inefficaci e necessitino di un aggiornamento. Secondo uno studio dell'Agenzia Europea per la Cooperazione dei Regolatori Energetici, l'introduzione di tariffe differenziate basate sugli orari di consumo potrebbe portare a un significativo abbassamento delle bollette per i consumatori. Un altro tema chiave affrontato dal commissario è stato l'impegno dell'UE per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, un processo accelerato dalla guerra in Ucraina. Sebbene le importazioni di gas russo siano già state ridotte, l'Europa dipende ancora in parte dai combustibili fossili per il proprio fabbisogno energetico. Tuttavia, Jorgensen ha dichiarato che l'UE è pronta a eliminare completamente l'energia russa attraverso la diversificazione delle fonti, con gli Stati Uniti che rivestono un ruolo fondamentale nella fornitura di gas naturale liquefatto. Infine, il commissario ha evidenziato l'importanza della cooperazione transatlantica per garantire la sicurezza energetica e contenere i costi per cittadini e imprese. Il recente piano della Commissione Europea sull'energia è stato accolto positivamente anche dal ministro sloveno dell'Energia, Bojan Kumer, che lo ha definito "un passo nella giusta direzione". Tuttavia, Kumer ha sottolineato la necessità di misure più concrete a livello europeo e di una maggiore autonomia per gli Stati membri, così da ridurre il carico amministrativo su cittadini e aziende.
M.N.