Un’iniziativa in solitario, senza cercare grandi folle come nelle precedenti manifestazioni e addirittura in trasferta.
A poche ore dall’annuncio del Comune di Trieste e della Regione di una stretta sulle manifestazioni contro il Green pass, indicate come una delle possibili cause dell’aumento dei contagi nel Capoluogo Giuliano, Stefano Puzzer, diventato il volto della protesta contro la certificazione verde, ha messo in atto una nuova iniziativa, annunciata, ma non rivelata nei contenuti, nei giorni scorsi.
In un breve video pubblicato sulla sua pagina Facebook, e immediatamente condiviso da molti utenti in rete, il leader del comitato 15 ottobre appare a Roma, in piazza del Popolo, altro luogo simbolo per le grandi manifestazioni, ma questa volta è da solo, di fronte a un tavolino da campeggio e quattro sedie, con attaccati dei cartelli con il nome di Mario Draghi, del Papa, e di Russia, Stati Uniti e Unione europea, gli interlocutori auspicati dal movimento no Green pass ma che, per stessa ammissione di Puzzer, “finora non hanno risposto”.
“Adesso mi metterò a questo tavolino – ha spiegato Puzzer che indossa la consueta divisa gialla da lavoratori portuale - aspettando che qualcuno venga a parlarci. Io spero che verranno, visto che nessuno ci ha risposto. Io sono qua e fino a quando non verrà qualcuno a rispondermi rimarrò qua”.
Per ora dunque non c’è stata una reazione collettiva alla “compressione del diritti di manifestare” annunciata dal prefetto Valenti, che aveva scatenato subito una serie di commenti in rete da parte dei gruppi e dei cittadini che si oppongono al Green pass, ma solo un’azione dimostrativa, peraltro annunciata prima della stretta decisa dal Comune e dalla Regione.
Sul fronte opposto intanto continuano ad aumentare le adesioni alla petizione “Appello a Trieste”, contro la visione dei no Green pass, avviata da Mitja Gialuz, professore universitario e presidente della Barcolana, e Tiziana Benussi, avvocato e presidente della Fondazione CRTrieste.
La petizione, disponibile online, ha superato in due giorni l’obiettivo delle 35 mila firme (fra le adesioni anche quelle del presidente della regione Massimiliano Fedriga e del sindaco Roberto Dipiazza accanto a molti nomi noti del mondo della cultura, politica e scienza), e sfiora ormai le 37 mila sottoscrizioni.
Nel testo si contesta l’immagine di Trieste come la capitale dei no Vax: “Trieste – dice il testo – è la capitale italiana della scienza e della scienza si fida”. “Chi combatte contro i vaccini e contro il green pass - dicono ancora gli autori della petizione - non deve mettere in pericolo queste libertà e la salute dei cittadini, e non può danneggiare l’economia”.
Alessandro Martegani