Foto: Radio Capodistria/Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Fifaco

Il Centro Italiano Femminile di Trieste per il progetto "L'armonia dell'Acqua e della Natura: presente passato e futuro", grazie ad Elena Cerkvenič, ha organizzato un incontro con la ricercatrice Ester Colizza, professoressa di Geologia presso l'Università degli Studi di Trieste, che ha partecipato a ben otto spedizioni in Antartide, per lo studio di eventi paleoambientali e paleoclimatici tardo quaternari, attraverso materiali sedimentari.

Perché proprio l'Antartide?

"Perché è un ambiente unico, è veramente singolare, ha delle caratteristiche per cui gli scienziati riescono a studiare ed a sperimentare tantissime situazioni che non sono sperimentabili e studiabili in altre parti del mondo. Inoltre, è una riserva naturale, è ancora tutto naturale e questo è un altro motivo per cui si può fare ricerca, ricerca pura, anche applicata. Ecco, una ricerca sana, diciamo".

Il suo ambito è in particolare la geologia. In questo campo quali sono le possibilità che si riescono a sfruttare ed a trovare in Antartide per poi studiarle?

"In ambito geologico possiamo studiare i fondali marini, tutto quello che sta sotto i fondali marini ed attraverso delle tecniche geofisiche andare anche molto in profondità. Poi c'è la geomorfologia, cioè le forme che si vedono sulla superficie emersa. Quindi le applicazioni sono diverse e le informazioni che si possono trovare ed ottenere attraverso questo tipo di studi sono diverse: dal paleoclima, al paleoambiente, alla struttura della terra, all'evoluzione dell'Antartide, proprio dal punto di vista strutturale, all’evoluzione fisica dell'Antartide dovuta al ghiaccio o al non ghiaccio."

Recentemente c'è molto interesse sui mutamenti del clima, si stanno facendo tanti studi. In base alla sua esperienza, il clima sta cambiando?

"Il clima sta cambiando, non lo vedo dall'Antartide ma da tutto quello che succede intorno. Ci sono degli eventi estremi che sono sempre successi, però sono più estremi e molto ravvicinati nel tempo. La mia esperienza è indiretta in Antartide, ovverosia conosco colleghi che si occupano di clima e che si occupano di ghiacci e che quindi registrano dei trend che portano proprio a verificare che stiamo entrando in un momento sempre più caldo."

Davide Fifaco