Da 45 anni il Friuli celebra la propria identità il 3 aprile: 945 anni fa, il 3 aprile del 1077, veniva infatti costituito lo Stato patriarcale friulano, e da 45 anni il Friuli celebra la ricorrenza in un comune diverso dell’area friulana.
Quest’anno la cerimonia civile e religiosa si tiene a Vito d’Asio, Comune del Friuli Occidentale, dopo la manifestazione dello scorso anno organizzata a Udine. Si tratta di una ricorrenza che ritorna dopo una pausa dovuta alla pandemia: nel 2020 i festeggiamenti erano stati solo virtuali, mentre lo scorso anno, c’era stata solo una cerimonia simbolica.
Le celebrazioni sono state organizzate in più luoghi: si parte con l’esposizione della bandiera del Friuli di fronte al monumento ai caduti di Vito d’Asio, poi sarà la volta del corteo accompagnato dall’ Associazione Culturale Grup Artistic Furlan Medioevo a Valvasone verso la Chiesa parrocchiale di Vito d’Asio, dove tre rappresentanti delle diocesi friulane di Gorizia, Concordia-Pordenone e Udine, celebreranno la Santa Messa in marilenghe.
Alle 12 si svolgerà invece la cerimonia civile, aperta dalla lettura della Bolla dell’Imperatore Enrico IV, e il consueto scambio della bandiera del Friuli tra il sindaco del Comune di Udine, Pietro Fontanini, e il primo cittadino di Vito d’Asio, Pietro Gerometta.
Il programma del pomeriggio prevede poi una serie di visite culturali.
Presentando il programma l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti aveva ricordato che il 3 aprile la bandiera del Friuli “sventolerà anche sul Palazzo regionale di piazza Unità a Trieste, questo perché la Fieste – ha aggiunto - riguarda l’intera Istituzione Friuli Venezia Giulia”.
Grazie a un accordo sottoscritto con la Regione Veneto, ha poi ricordato, anche i Comuni friulanofoni del Mandamento di Portogruaro potranno unirsi alle celebrazioni della Festa.
Alessandro Martegani