Foto: ARC
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Un’infrastruttura di comunicazione e trasmissione dati veloce e sicura, basata sulla tecnologia quantistica. Quella presentata dalle università di Trieste e di Udine è una rete di comunicazione che guarda al futuro, destinata a crescere rapidamente: frutto di uno studio durato cinque anni all’interno del progetto “Quantum FVG”, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e coordinato dall’università di Trieste, potrebbe diventare un modello per l’Italia e l’Europa.
Nel 2024 era stato inaugurato un laboratorio finalizzato allo studio di soluzioni quantistiche per lo scambio di informazioni in massima sicurezza, all’interno del Campus Basovizza di Area Science Park, e a un anno di distanza, una volta ottenuti gli apparati di comunicazione quantistica e la fibra ottica necessaria, è stata inaugurata la rete di comunicazione, che unisce i due atenei ed è destinata cambiare il settore.

Sebastiano Callari e Roberto Di Lenarda (Foto: ARC)
Sebastiano Callari e Roberto Di Lenarda (Foto: ARC)

“Chi guida lo sviluppo tecnologico, di cui l’ambito quantistico rappresenta una componente essenziale, - ha detto il Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda - ha il potere di influenzare profondamente i processi economici e di favorire la costruzione di una società più sicura ed equa. Il nostro ateneo, attraverso il progetto Quantum FVG e le sue evoluzioni future, ambisce a essere protagonista di questa trasformazione eccellendo nella didattica, ricerca e sviluppo tecnologico in questo filone strategico”.
Come ha ricordato l’Assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari “si tratta di una rete in fibra ottica che, con 1.600 chilometri di dorsale e oltre 500 chilometri di rete di accesso nelle città e nelle zone industriali, connette più di 1.300 sedi pubbliche. La nostra Amministrazione – ha aggiunto - da anni sta lavorando al miglioramento e al potenziamento delle autostrade digitali che grazie alla comunicazione quantistica saranno in grado di supportare applicazioni critiche e intrinsecamente sicure tra i diversi nodi della rete regionale, a cominciare proprio dalle università”.
Il collegamento quantistico tra i due atenei assicura sicurezza, consentendo di generare chiavi crittografiche in maniera ultrasicura per lo scambio criptato di documenti, e stabilità. UniTS e UniUD “lavoreranno insieme per migliorarne le prestazioni e integrarlo nel contesto di un’infrastruttura classica come Internet”.
La Regione, tramite il progetto QuFree, ha poi stanziato ulteriori fondi per studiare la comunicazione quantistica in aria, anziché tramite fibra ottica, con l’obiettivo di mettere in sicurezza le comunicazioni tra destinatari non collegabili via fibra, come ad esempio le navi, ed è in fase di preparazione anche un progetto europeo, per estendere il collegamento verso est, includendo la Slovenia.

Alessandro Martegani