L’appuntamento era fissato alle 9:00, di lunedì, un’ora non proprio favorevole per gli incontri elettorali, ma nonostante tutto qualche decina di persone attendeva in piazza della Borsa il gotha della Lega: a Trieste si sono presentati il leader del Carroccio, Matteo Salvini, il numero due della lega, il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, più lo stesso governatore Massimiliano Fedriga, che il prossimo fine settimana correrà per la conferma guida del Friuli Venezia Giulia.
Una visita a sostegno della candidatura di Fedriga e dei candidati della Lega, presenti in gran numero al gazebo in piazza Unità, ma anche un’occasione per parlare di temi nazionali, su tutti la gestione dell’immigrazione clandestina che, ha detto Salvini, richiede un intervento dell’Europa. “Almeno sul controllo delle frontiere, e sulla protezione dei confini e della sicurezza degli italiani, – ha detto – Bruxelles, con tutti i miliardi che versano ogni anno gli italiani, dovrebbe darci una mano. Lampedusa, Trieste e Ventimiglia sono confini europei. Qui c’è un attacco della malavita in corso, e se l’Unione è l’Unione, ci attendiamo un intervento, perché l’Italia non può essere lasciata sola ad affrontare questo problema”. “Il vero problema – ha aggiunto - sono i trafficanti e gli scafisti, ma anche se le ong complicano il lavoro dei nostri marinai il problema si pone: sicuramente l'immigrazione non può essere regolata da organismi privati finanziati da paesi stranieri”.
Il leader del Carroccio però è andato oltre, e ha parlato di un attacco generalizzato al paese, citando ad esempio la trattativa sul mercato dell’auto, che penalizzerebbe l’industria italiana, il confronto per il controllo di Generali, per citare un tema caro a Trieste, ma anche, ha aggiunto, gli attacchi continui “al nostro buon cibo”, sulle tasse, sulla casa. Una sorta di critica a tutto campo a Bruxelles, che a tratti ha ricordato il Salvini dei tempi andati.
Accanto alle critiche però sono giunte indicazioni anche sui progetti infrastrutturali che, ha detto il leader del Carroccio, sono fondamentali per una regione come il Friuli Venezia Giulia. “Abbiamo tante iniziative in ballo per il Friuli Venezia Giulia – ha detto -: al Porto di Trieste, al porto di Monfalcone, il nodo ferroviario di Udine, l'alta velocità, il potenziamento autostradale. Saranno cinque anni di grandi investimenti in una regione che già corre di suo. Viaggiare veloce in treno è assolutamente fondamentale e Trieste deve essere uno snodo fondamentale non per l'Italia ma per l'Europa”.
Proprio domani ha aggiunto Salvini, il governo varerà il nuovo il regolamento sugli appalti che dovrebbe semplificare la procedura per realizzare le opere pubbliche, che sono fondamentali, ha aggiunto Fedriga, che ha tracciato un bilancio della sua gestione della regione, non solo per il Friuli Venezia Giulia, ma per l’Italia e l’Europa perché la regione è uno snodo fondamentale per tutta l’Unione Europea.
Alessandro Martegani