Oltre al caso Sea Watch, a far discutere negli ultimi giorni sulla questione migranti sono gli arrivi in costante aumento in Friuli Venezia Giulia, attraverso la rotta balcanica. Al confine tra Italia e Slovenia si registra un continuo flusso di persone che si dirigono verso il centro di Trieste, spesso avvistate alle prime luci dell'alba dai cittadini del capoluogo giuliano, che condividono foto e commenti sui social. I casi di rintraccio sono ormai a cadenza quotidiana con le forze dell'ordine impegnate sul territorio che non riescono ovviamente a garantire il controllo completo. Questa situazione ha portato anche alla reazione politica del ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, che ha dichiarato di valutare la possibilità di costruire una barriera di filo spinato sul confine italo-sloveno, soluzione peraltro già adottata da qualche anno dalla stessa Slovenia lungo la frontiera con la Croazia. L'eventuale costruzione di barriere fisiche ed anche la ventilata possibilità di una temporanea sospensione di Schengen stanno dividendo l'opinione pubblica dei cittadini di Trieste, anche se sui social la maggioranza sembra essere favorevole alle proposte di Salvini, riprese anche dal governatore Massimiliano Fedriga, che ha dichiarato di non auspicare all'innalzamento di barriere od alla sospensione dei trattati internazionali, ipotesi che non si realizzeranno soltanto se ci sarà il rispetto delle regole da parte di tutti i Paesi. Fedriga ha poi aggiunto che "il Friuli Venezia Giulia non è il confine dell'Europa. Ci sono altri Paesi che fanno parte dell'Unione Europea che dovrebbero presidiare quei confini".
Intanto la situazione è molto delicata. Le persone che si dirigono verso l'Unione Europea attraverso la rotta balcanica sono sempre di più, anche per l'effetto del blocco dei porti del sud Italia ed inoltre il sistema di accoglienza, che l'attuale amministrazione regionale vuole ridimensionare, rischia di collassare: se gli arrivi dovessero continuare non si possono escludere scenari critici. Intanto a luglio partiranno lungo i confini i primi pattugliamenti misti tra polizia italiana e slovena.
Davide Fifaco
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