Dopo una trattativa durata mesi, si è conclusa con un nulla di fatto la vicenda tra la Pallacanestro Trieste e la Astmar SA, la società svizzera che sembrava intenzionata ad acquistare la maggioranza delle quote societarie.
Si è quindi definitivamente interrotta la procedura relativa alla possibile acquisizione della Pallacanestro Trieste da parte della Astmar SA. Chiuso quindi un iter lungo, complesso ed a tratti contraddittorio, che ha evidenziato le incolmabili distanze progettuali tra la società di basket ed il potenziale acquirente. In particolare il Consiglio di Amministrazione del club giuliano, gli stakeholders, come Siamo Trieste ed i soci hanno valutato non coerenti le richieste presentate dal fondo elvetico, portando all'impossibilità di stipula di un accordo, viste le condizioni poste in essere dal potenziale acquirente, il cui interesse era ispirato da un modello di business non consono al contesto locale e nemmeno a quello nazionale, elementi che la stessa Astmar SA ha più volte evidenziato nelle sue comunicazioni negli ultimi mesi.
Ora i vertici della squadra giuliana dovranno impegnarsi a trovare nuove sponsorizzazioni, mentre proseguono le iniziative targate "Siamo Trieste", la realtà che si sono inventati alcuni tifosi e che semplificando, fa sì che sottoscrivendo una tessera, parte del denaro speso in alcuni negozi convenzionati vada poi a sostegno del team biancorosso. Realtà che a propria volta ha precisato "di aver sempre dato la propria disponibilità per favorire la trattativa nel bene esclusivo di Pallacanestro Trieste, anteponendo il bene della società stessa a qualsiasi altro aspetto nel rispetto della manifesta volontà che gli associati hanno dimostrato aderendo al nostro progetto ed utilizzandolo giorno dopo giorno ".
La speranza degli appassionati rimane quindi quella che un grosso sponsor capisca le potenzialità di una piazza che anche quest'anno ha fatto registrare 4.500 abbonamenti.
Davide Fifaco