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“Sono veramente scioccato, non ho parole”. È la reazione del Presidente regionale della Confederazione organizzazioni slovene (SSO), Walter Bandelj, alla notizia delle scritte trovate venerdì mattina di fronte alla Foiba di Basovizza, teatro della manifestazione principale del Giorno del Ricordo.
![Walter Bandelj Walter Bandelj](https://img.rtvcdn.si/_up/upload/2022/06/21/65999022.jpg)
“Ancora – aggiunge Bandelj - esistono idioti che sfregiano i monumenti, specialmente un monumento che ricorda gli orrori del comunismo del ventesimo secolo, il quale ha lasciato tanto dolore ai concittadini italiani e sloveni "bianchi". Gente che fu oppositrice di una dittatura solo perché era diversa, perché pensava diversamente”.
“Qualcuno vorrebbe cambiare il volto, la storia e il lavoro del nostro territorio, il Friuli Venezia Giulia, per continuare l'odio tra le due nazioni, tra due popoli che oggi vivono e collaborano insieme, tra gli sloveni e gli italiani, mano nella mano, senza dimenticare le mani strette dei due presidenti, Sergio Mattarella e Borut Pahor, viste da tutto il mondo, per superare un passato e guardare verso un futuro migliore”.
Nonostante questi episodi, conclude il presidente dell’SSO “i miei e i nostri obiettivi non cambieranno: la mia presenza domani al Quirinale è un monito per ricordare insieme il Giorno del Ricordo per le persone che non ci sono più, a causa del male del secolo scorso: per fortuna, la collaborazione sempre più stretta, come l'inaugurazione della prima Capitale Europea della Cultura GO!2025 tra i due comuni di Nova Gorica in Slovenia e Gorizia in Italia, dimostra che non saranno gli sciagurati a cambiare il nostro pensiero, la nostra storia e il nostro obiettivo”.
Alessandro Martegani