Il primo mezzo a infilare l’imbocco del tunnel in piazza Foraggi poco prima delle 21.30, e a sbucare in via Salata, salutato da una piccola folla, è stato uno scooter, seguito da altri mezzi a due ruote, poi un fiume in piena in entrambi i sensi, accompagnato da clacson, gesti di entusiasmo e saluti.
Un turista che si fosse trovato per caso all’imboccatura della galleria di Montebello, avrebbe probabilmente pensato che la squadra locale fosse stata promossa o che l’Italia avesse vinto i mondiali: dopo 420 giorni, il tunnel che unisce il centro della città alla periferia è stato riaperto, al termine di un periodo contraddistinto da annunci di fine lavori, successivi dietro front, problemi imprevisti e nuove scadenze, ma il sindaco Roberto Dipiazza, che ha dato personalmente il via alla riapertura, invita a guardare al risultato. “Io non bado alle polemiche – ha detto -, io lavoro per la mia città. Credo di aver fatto centinaia di opere, e quando fai centinaia di opere è normale che qualcuna ti risulti meno facile, però l'importante è fare. L'abbiamo fatta, c'è la galleria, in 80 anni nessuno ci aveva messo le mani, e nessuno aveva messo una lira: ecco il risultato.”
La galleria non è ancora finita: lo sarà, assicurano i tecnici del comune, entro l’estate,
ma la ripresa del traffico è stata comunque decisa per dare sollievo agli abitanti, costretti a lunghi e trafficati percorsi per uscire dalla città e rientrare a casa, e anche in vista di eventi come il concerto di domenica dei Maneskin, che porterà in città 30 mila persone con relativi mezzi.
Fra pochi giorni saranno praticabili anche le vie ciclabili, una per lato, monodirezionali, e sarà consentito l’accesso anche a pedoni, biciclette e monopattini, poi toccherà ai sistemi automatizzati d’illuminazione e ai pannelli luminosi. Tutto il resto però c’è: la volta è stata rifatta e non ci sono più cadute d’acqua, l’illuminazione rende il passaggio più sicuro, l’asfalto è rinnovato, l’impianto di areazione funziona, così come la videosorveglianza, ma fino al termine di lavori non si potrà transitare all’interno a più di 30 all’ora.
Un limite che però sembra difficile da far rispettare: già nei primi passaggi i mezzi andavano molto più spediti, qualcuno ha anche azzardato un vietatissimo sorpasso e, nell’entusiasmo del momento, si sono infilate nella galleria anche due bicilette, ma vista la serata valeva un po’ tutto, nell’entusiasmo generale e nella soddisfazione della Giunta comunale, che vede finalmente, è il caso di dirlo, la luce in fondo e anche all’interno del tunnel.
“I problemi sono stati molti – ha spiegato l’assessora ai Lavori pubblici Elisa Lodi – ma sono stati risolti. Oggi è una giornata importante, e siamo soddisfatti di questo lavoro: è un'opera da oltre sette milioni e mezzo, un intervento mai fatto in questa galleria ma che era assolutamente necessario. Ricordiamoci com'era e come la vediamo oggi: una galleria sicura, illuminata, areata, che ritorna ad essere utilizzata da questa città”. “Siamo arrivati nel 2016 con il sindaco Dipiazza e abbiamo cominciato subito a lavorare sulla galleria: non avevamo un progetto esecutivo, abbiamo lavorato sul progetto esecutivo, le validazioni, la gara d'appalto, poi ci sono stati i vari imprevisti e i sacrifici, soprattutto della cittadinanza, che ora però è ripagata e potrà utilizzare la galleria in massima sicurezza”.
I primi commenti dei tanti triestini che si erano radunati all’imbocco della galleria per assistere al momento sembrano dare ragione all’assessora. Gli abitanti dell’area raccontano dei tanti disagi patiti per il traffico, il rumore dei cantieri, la polvere e i ritardi in questi anni, ma contenti che l’attività nel tunnel riprenda, anche quelli che per questi 420 giorni hanno beneficiato del silenzio e dell’assenza dei veicoli: “C’era più silenzio, - ci dice un signore venuto ad assistere con il nipotino – ma anche polvere, il rumore dei cantieri, e poi qui intorno ci sono stati molti incidenti: così – ha aggiunto - è più sicuro, e siamo contenti sia tornato tutto alla normalità”.
Alessandro Martegani