Mark Kramer, storico ed analista, Direttore del Centro Studi sulla Guerra Fredda di Harvard Universitiy e Hope Harrison, docente di Storia e Relazioni Internazionali alla George Washington University ed esperta del periodo della Guerra Fredda e del Muro di Berlino, hanno tracciato un quadro sulla situazione geo-politica del Friuli-Venezia Giulia nel secondo dopoguerra, in relazione con quanto sta accadendo in questo ultimo anno, in particolare se la situazione in Ucraina sarebbe diversa se i governi occidentali avessero risposto negli anni in modo più deciso e coerente alle ripetute violazioni dei confini da parte russa.
Il docente dell'Università di Udine e direttore scientifico del Forum, Tommaso Piffer, ci ha raccontato come è nata l'idea di questo ambizioso progetto: "Questo convegno è nato da questa idea: che non si può studiare un confine solo da un punto di vista, perché è un confine, è una barriera, ma anche un punto d'incontro. Un punto d'incontro tra due popoli e quindi abbiamo voluto mettere insieme un gruppo di ricercatori, da tutte le parti del mondo, da quasi venti paesi per aiutarci a capire come si può studiare il confine dai due versanti, integrando due storie nazionali, in modo da abituare, innanzitutto noi stessi, a immedesimarsi con l'altro, per capire l'altro, capire la sua storia e questa è la chiave anche per incontrarlo".
Piffer spiega inoltre che questo forum si pone l’obiettivo di aprire uno sguardo retrospettivo sulle Terre di confine dell’Europa centro-orientale, oltre che nella vasta area euroasiatica, cercando risposte nelle radici dei conflitti che stiamo attraversando. Con questo progetto, inoltre, il territorio si candida quale capitale della storia contemporanea a livello internazionale.
Davide Fifaco