Presentata presso la sala stampa dell'Allianz Dome, casa della Pallacanestro Trieste, compagine che milita nella serie A italiana di basket, il team dei Bazinga Baskin Trieste, la prima squadra giuliana di Baskin, uno sport che permette la completa inclusione tra normodotati e diversamente abili, che vede la partnership tra la Polisportiva Fuoric'entro e la Cooperativa sociale Trieste integrazione, a marchio Anffas.
Il baskin è lo sport più inclusivo che attualmente esista; un'attività che si ispira al basket, ma ha ulteriori ed innovative caratteristiche pensate per far giocare insieme normodotati e disabili, nella stessa squadra. Un realtà che nella regione Friuli-Venezia Giulia vedrà partire il primo campionato nel gennaio 2020 e che per ora vedrà impegnate quattro realtà, i Bazinga di Trieste, lo Zio Pino Baskin Udine, il Baskin Tolmezzo e l'Energy Baskin Portogruaro. Un progetto innovativo ed importante, come ci ha spiegato il Coordinatore della Sezione territoriale Baskin Friuli-Venezia Giulia e presidente della Zio Pino, Alberto Andriola: “la prima cosa che si può dire è che il baskin, lo dice il nome stesso, è un basket inclusivo e l'inclusività fa sì che, attraverso il cambiamento delle regole, che è proprio la regola principe dell'inclusività, si permette a tutti, normodotati e disabili, di giocare al massimo delle proprie capacità. Questo fino adesso non era stato mai permesso, ad esempio dalla pallacanestro integrata, dove non c'era ancora il cambiamento delle regole. Questo ha permesso proprio una trasformazione e la capacità poi di poter far sì che, qualsiasi giocatore, in qualsiasi ruolo, esprima le proprie potenzialità al massimo e che offra lo stesso contributo alla squadra, creando quella interdipendenza tra giocatori, dove davvero i ruoli 5 che sono diciamo, quelli tecnicamente “più evoluti”, hanno la necessità di cercare i propri compagni di ruolo 1 e 2, quelli pivot, e viceversa. C'è proprio questa interdipendenza che è straordinaria!”.
Davide Fifaco