Foto: Alessandro Martegani
Foto: Alessandro Martegani

Squadra che vince si cambia, almeno in parte. È questo il principio seguito dal sindaco Roberto Dipiazza che, con tempi un po’ più lunghi rispetto a quelli previsti subito dopo la vittoria alle amministrative, ha presentato nel pomeriggio la sua nuova giunta che lo accompagnerà nel quarto mandato alla guida della città.
Una sorta di primo giorno di scuola, con un po’ di emozione da parte delle new entry, e facce distese fra i confermati: fra i più tranquilli c’è proprio il sindaco, che sottolinea come i tempi più lunghi della trattativa fra le forze politiche, siano serviti a ridefinire meglio le deleghe: “La prima cosa che abbiamo fatto - ha spiegato – è stata quella di rimettere tutte le deleghe in ordine. Prima magari di un problema si occupavano quattro assessorati, ma abbiamo fatto un grande lavoro con gli uffici e anche ovviamente con le parti politiche, e credo che abbiamo ottenuto una giunta agile e veloce”.
I diversi equilibri della maggioranza hanno influito sulle scelte, ma ad affiancare il sindaco per i prossimi cinque anni ci saranno naturalmente i suoi due più stretti collaboratori, l’assessore Giorgio Rossi, che si occuperà di turismo, sport e cultura, e Carlo Grilli, che, come ha detto Dipiazza scherzando, “ha una sola delega al Welfare, ma spende un terzo del bilancio”.
Altre conferme, sia pur con deleghe differenti, sono la leghista Serena Tonel, promossa vicesindaca e che si occuperà di politiche economiche, Michele Lobianco di Forza Italia, forte del suo record di preferenze, che si occuperà degli affari generali ma anche d’innovazione tecnologica e, fra le altre deleghe, “quella che non lascerebbe mai”, la tutela degli animali. Ultima conferma la neo assessora alle politiche del patrimonio immobiliare, Elisa Lodi di Fratelli d’Italia.
Proprio il partito guidato da Giorgia Meloni, il più votato nella maggioranza, ha ottenuto altre tre posizioni: Nicole Matteoni all’educazione e famiglia, e due componenti che non fanno parte del consiglio comunale come Stefano Avian alle risorse umane, e Maurizio De Blasio, alla sicurezza cittadina.

Foto: Alessandro Martegani
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Completano la squadra l’assessorato pesante ottenuto dalla Lega, quello delle politiche finanziarie che sarà guidato da Everest Bertoli, e la seconda componente di Forza Italia, la deputata Sandra Savino, coordinatrice regionale del partito di Silvio Berlusconi, non presente alla prima uscita della nuova squadra, che si dividerà fra Roma e Trieste per occuparsi di politiche del territorio. Una circostanza prontamente sottolineata dall’opposizione: “L’assessorato più importante per il futuro di Trieste, quello dell’urbanistica (che, tra i vari compiti avrà un ruolo fondamentale nella gestione della riqualificazione di Porto Vecchio) – ha detto l’avversario di Dipiazza, Francesco Russo - verrà svolto part-time da una parlamentare che sta a Roma tre giorni a settimana. E che notoriamente è molto vicina a Giulio Camber. Lascio trarre a voi le conclusioni”.

Critica anche Adesso Trieste che ha parlato di "un lungo mercanteggiamento interno a un centro-destra tutt’altro che coeso, che ha gestito la distribuzione degli incarichi esclusivamente in termini di bilanciamento degli interessi dei partiti, affrontando peraltro le disuguaglianze di genere come una mera questione burocratica legata alle quote rosa".
In totale Fratelli d’Italia ha ottenuto quattro assessorati, la Lega due, ma con un peso specifico importante, due a Forza Italia e altrettanti alla lista Dipiazza.
Ora la giunta dovrà insediarsi in vista della prima riunione del consiglio comunale in programma la prossima settimana, non si sa ancora se in presenza o da remoto. Il primo impegno sarà però quello di ricostruire un’immagine della città che non venga associata alle manifestazioni no vax e al pericolo di contagio. Un problema che ha toccato nel profondo lo stesso Sindaco. “In questi giorni ero turbato da tutte queste cose negative che si sono dette sulla città, tutte queste interviste a personaggi che, secondo la mia opinione, non dovevano neanche essere intervistati. Abbiamo dato un'immagine completamente sbagliata della nostra città, che rimane meravigliosa: recentemente ho avuto degli ospiti da Napoli hanno detto che viviamo in un paradiso. Dobbiamo ricordare a tutti che chi arriva a Trieste si trova in una città meravigliosa”.

Alessandro Martegani