Nella splendida cornice del San Rocco, tra uliveti secolari e piscine moderne, sono state veramente tante le persone che hanno voluto partecipare all’evento: autorità regionali e locali, esponenti del ministero al turismo croato, rappresentanti delle strutture CNI ma soprattutto tanti collaboratori ed amici del connazionale Tullio Fernetich e della sua famiglia. Tutti - dal governatore Boris Miletić, al responsabile del turismo istriano Denis Ivošević al sindaco di Verteneglio Neš Sinožić - hanno evidenziato il ruolo pioneristico avuto nell’avvio di un’offerta qualitativa e pluristellata in regione e in Croazia e la grande dedizione e passione che i proprietari hanno investito nell’attività diventata punto di riferimento ed eccellenza per un’area che supera i confini del paese.
Per Tullio Fernetich è stata un’occasione per ricordare gli inizi e ci ha raccontanto: “È un bel traguardo che mi riporta al 2002, 2023 quanto è cominciata a crescere questa idea; dopo tanti viaggi, soprattutto in Toscana, ritornavo frustrato chiedendomi perché da noi il turismo si ferma sulla costa, perché non ci sono piccoli alberghi famigliari”. Un’iniziativa, per quegli anni, coraggiosa ma anche lungimirante e che si è dimostrata vincente. Oggi il San Rocco, con le sue undici camere e due suite, con la sua cucina raffinata che assieme a quella dell’altro ristorante Primizia ha cambiato la visione dell’offerta dell’ospitalità a Verteneglio e nell’alta Istria, dà lavoro ad una trentina di persone. Alla base di questa attività c’è il grande attaccamento che i Fernetich hanno con il territorio e dimostrato sia dalle scelte architettonico-ambientali sia dalla costante valorizzazione di prodotti e produttori locali. Salvaguardia della tradizione accompagnata da una innovazione al passo con i tempi, quella adottata dal San Rocco 20 anni fa anche se, come rileva Tullio Fernetich, la carta vincente è la famiglia. “Mia moglie Rita, i miei figli Teo, Luana e Rocco si sono ritrovati tutti in questa attività ed è questo per me il maggior successo, il più grande traguardo”, ci ha detto Tullio Fernetich.