"Come si può evincere dal titolo di questo convegno le lingue sono un ponte, perchè sono un mezzo di comunicazione utile a farsi capire, ma allo stesso tempo possono diventare anche un motivo di scontri e di conflitti", ci dice Lara Sorgo, ricercatrice dell'Istituto di studi etnici di Lubiana, che oggi presenterà i risultati della sua ultima ricerca, che presto sarà pubblicata.
"Ho fatto una breve ricerca sulle lingue che compaiono nei paesaggi linguistici di Pirano e di Capodistria", ci spiega, "ho preso delle vie come campione e sono andata a vedere quali sono le lingue che compaiono in tutte le scritte. Ho considerato se ci sono segni monolingui, in quale lingua (se solo in sloveno o in italiano) o addirittura se ci sono scritte solo in inglese. Poi ho osservato se ci sono segni bilingui e in quali lingue (se in italiano e sloveno o sloveno e inglese) e infine se c'è la presenza di segni plurilingui con quattro o più lingue".
La Sorgo dice, quindi, di aver scoperto che, "ad esempio a Pirano compaiono sette lingue nelle vie campionate, mentre a Capodistria solo cinque". "Non ho preso in considerazione, però, i nomi degli esercizi commerciali perchè spesso sono nomi di fantasia con calchi anche da altre lingue e, quindi, l'interpretazione del ricercatore rischia di essere soggettiva", aggiunge anche se "è interessante notare che nei nomi delle attività commerciali prevale soprattutto l'inglese".
Barbara Costamagna