Un’ iniziativa promossa dall’ ecomuseo “Batana” e che nasce dalla ricerca avviata ad ottobre dal professore milanese Giovanni Cestino coadiuvato dal rovignese Alessio Giuricin, laurendo in musicologia all’ Università di Cremona. Cresciuto- come ci racconta- a suon di bitinade, àrie da nuòto e da contrada è proprio Giuricin ad introdurci nei due appuntamenti di questa micro-rassegna che parte questa sera con la passeggiata-concerto. “Vi porteremo quasi indietro nel tempo e guideremo i partecipanti, attraverso le vie del centro storico, nella ricostruzione dell’antico percorso della processione del Venerdì Santo che sarà arricchita dai canti dell’antica cerimonia religiosa intervallati dalle àrie da nuòto; un evento unico, inedito per illustrare la vicinanza tra il sacro e il profano”, spiega Alessio Giuricin e aggiunge: “I brani della parte rituale saranno eseguiti dall’ ITER Research Ensamble, gruppo che intreccia canto e ricerca ed è composto da studenti della facoltà di musicologia cremonese mentre la parte popolare ovvero le àrie da nuòto saranno interpretate dal mio quartetto le Nuove quattro colonne, dal trio Vecia Rovigno e dalla SAC Marco Garbin”.
L’ appuntamento di domani sera, quindi il 3 agosto con inizio alle ore 21, presso la Platea estiva della locale Comunità degli Italiani prevede invece la presentazione del progetto del documentario “Tre voci, una città”, realizzato nell’ambito della ricerca sulle àrie da nuòto del professor Cestino. Anche questa iniziativa vede sempre con la collaborazione di Alessio Giuricin che nonostante la giovane età, si è già fatto strada nella promozione di un patrimonio culturale immateriale di inestimabile valore. “In futuro non so dove andrò e dove sarò, però Rovigno e l’Istria vengono sempre con me”, ci confessa ancora Giuricin che per questo grande attaccamento alla tradizione musicale rovignese e istriana ringrazia la sua famiglia, ed il compianto maestro Vlado Benussi. “Vlado e sua moglie Biba sono stati fondamentali nel mio percorso”, ci spiega il nostro interlocutore e aggiunge: “Ora -naturalmente- sto andando avanti e proseguo la mia ricerca su questo grande mondo che è il canto popolare rovignese e lo faccio anche coinvolgendo amici, colleghi e professori che hanno la mia stessa passione”. (lpa)