La ristrutturazione prevede anche la rimozione delle lastre di pietra dell'edificio fino a un metro di altezza e la rimozione di quelle distrutte. Anche Secondo l'Istituto per la tutela del patrimonio culturale in Slovenia (ZKVDS), il basamento in pietra si trovava in pessime condizioni, di conseguenza si è trattato di un intervento necessario. Da quanto riportato dal quotidiano Primorske Novice, alcuni membri della comunità locale hanno denunciato quella che sarebbe distruzione di beni di particolare rilevanza culturale alle forze dell’ordine. Secondo la stima del progettista, solo la metà delle lastre sarebbero riutilizzabili. Il resto risulta troppo danneggiato da umidità e salsedine. Il problema dell'umidità verrà risolto utilizzando intonaci a base di calce o quelli deumidificanti. In conformità al progetto l’edificio avrà un plinto in pietra in modo da consentire la ventilazione passiva, che contribuirà a una maggiore durata del nuovo rivestimento della facciata. Il Comune di Pirano, da parte sua, ha spiegato che i membri della Comunità locale e dell'Iniziativa civile di Pirano sono stati informati a metà marzo degli interventi necessari e della documentazione relativa alla ristrutturazione del Teatro Tartini. Allo stesso tempo, il comune ha sottolineato che anche la ZVKDS ha dato il suo consenso a un approccio integrato alla riabilitazione dell'edificio, per il quale ha anche ottenuto fondi del Ministero per la Cultura.
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