A conclusione di un lungo e a volte tormentato percorso amministrativo - burocratico, è stata avviata la ricostruzione del popolare Bagno di Stoia a Pola, edificato ai tempi del Ventennio. Lo stabilimento rappresenta un tassello importante della componente identitaria italiana della città. Da due decenni però è in stato di forte degrado. La durata dei lavori sarà di 18 mesi. La ricostruzione del Bagno di Stoia edificato nel 1934 su progetto del giovane architetto polese Enrico Trolis è uno dei punti principali del programma del vicesindaco italiano Bruno Cergnul. Nel suo intervento alla conferenza stampa in occasione dell'apertura del cantiere non ha nascosto la sua commozione per l'avvio dei lavori dopo che da decenni lo stabilimento versa in condizione di totale abbandono e degrado. Ora finalmente si vede la luce in fondo al tunnel. "Stoia rifiorirà ancora più bella, splendente e gradevole per i Polesani e tutti i visitatori. Sarà un centro balneare a 5 stelle, unico nel circondario con l'attività balneare d'estate ma anche con contenuti interessanti tutto l'anno". La ricostruzione è stata affidata tramite gara d' appalto alla ditta Fracasso Production di Fiume che si è impegnata a portarla a termine nell' arco di 18 mesi. Tra l'altro saranno rifatte le 100 cabine, messi a dimora nuovi alberi e ricavato un parcheggio con 50 posti auto. Il costo dei lavori è di 4,75 milioni di euro di cui 2,7 milioni a carico della città di Pola mentre il resto è stato erogato dalle casse europee tramite il Programma ITU. All'incontro stampa è intervenuto pure il sindaco Filip Zoričić.
Valmer Cusma